(Teleborsa) – I ricavi di Telecom Italia nei primi nove mesi del 2010 ammontano a 19.899 milioni di euro, con una riduzione dello 0,5% rispetto a 19.995 milioni di euro dei primi nove mesi del 2009. In termini di variazione organica la riduzione dei ricavi consolidati è stata del 4,9%. L’EBITDA è pari a 8.475 milioni di euro e si riduce, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di 51 milioni di euro (-0,6%), con un’incidenza sui ricavi del 42,6%, invariata rispetto ai primi nove mesi del 2009. In termini organici l’EBITDA si riduce dello 0,8%, mentre l’incidenza sui ricavi si incrementa di 1,9 punti percentuali (44,0% nei primi nove mesi del 2010 a fronte del 42,1% nei primi nove mesi del 2009). L’EBIT è pari a 4.304 milioni di euro, con un incremento di 11 milioni di euro (+0,3%) rispetto ai primi nove mesi del 2009 e un’incidenza sui ricavi stabile (dal 21,5% dei primi nove mesi del 2009 al 21,6% dei primi nove mesi del 2010). La variazione organica dell’EBIT è positiva per 126 milioni di euro (+2,8%), mentre l’incidenza sui ricavi è cresciuta di 1,7 punti percentuali (22,9% nei primi nove mesi del 2010 rispetto a 21,2% dello stesso periodo dell’anno precedente). L’utile netto consolidato è pari a 1.819 milioni di euro, in crescita del 57,2% rispetto ai primi nove mesi del 2009 (1.157 milioni di euro). Escludendo le partite non ricorrenti – rappresentate per lo più da svalutazioni per complessivi circa 590 milioni di euro contabilizzate nel terzo trimestre 2009 e dagli accantonamenti per gli interventi sul personale pari a 240 milioni di euro contabilizzati nel terzo trimestre 2010 – la crescita dell’utile netto sarebbe pari al 14,6% rispetto ai primi nove mesi del 2009. L’indebitamento finanziario netto rettificato (esclusi gli effetti meramente contabili e non monetari derivanti dalla valutazione al fair value dei derivati e delle correlate attività /passività finanziarie) è pari a 32.985 milioni di euro con una riduzione di 964 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (33.949 milioni di euro) e di 2,1 miliardi di euro rispetto al 30 settembre 2009. Tale riduzione è principalmente dovuta agli effetti positivi della cessione di HanseNet e di Elettra, che hanno ampiamente assorbito l’impatto negativo derivante dal pagamento di 418 milioni di euro, effettuato a luglio 2010 nell’ambito del procedimento dell’Autorità Giudiziaria nei confronti di Telecom Italia Sparkle, nonché la distribuzione di dividendi per complessivi 1.061 milioni di euro.
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