Siena -Tassi di interesse: dopo la chiusura contrastata di ieri, in mattinata i tassi di mercato dell’area Euro stanno salendo su tutta la curva sia governativa sia swap. Sui periferici si sta assistendo ad un rialzo degli spread su Irlanda e Portogallo. Sul monetario il tasso Eonia swap a tre mesi ha toccato un nuovo massimo in prossimità dell’1%, in rialzo anche il tasso Euribor tre mesi.
Ieri in serata a distanza di poche ore è stato ridotto il rating sul Portogallo sia da S&P (a BBB da A-) sia da Fitch (ad A- da A+ lasciando l’outlook negativo). S&P ha aggiunto che potrebbe rivedere ulteriormente il rating nelle prossime settimane, lasciando così un watch negativo.
Oggi il presidente portoghese incontrerà i leader dei partiti per decidere se indire nuove elezioni o trovare un accordo ed evitare una crisi politica. Intanto il presidente dell’Eurogruppo Juncker ha dichiarato che non si aspetta che oggi il Portogallo chieda aiuto al fondo di salvataggio Ue, ma qualora lo chiedesse sarebbero necessari finanziamenti per circa 75 Mld€, cifra che l’attuale dotazione del fondo Efsf riuscirebbe ad erogare senza problemi.
Ieri la Merkel, durante la riunione dei leader, ha convinto gli altri paesi a rivedere le modalità di finanziamento del nuovo fondo di salvataggio permanente Esm. Secondo il nuovo accordo gli 80 Mld€ saranno versati in cinque tranche da 16 Mld€. Il precedente accordo era invece per un pagamento cash di 40 Mld€ nel 2013 ed i rimanenti 40Mld€ nei tre anni successivi. L’accordo prevede anche la possibilità che, in caso di necessità, i paesi accelerino i tempi dei pagamenti attraverso cash addizionale o mediante “appropriati strumenti” come ad esempio titoli governativi.
Non sono arrivate novità invece con riferimento alla revisione dei termini del prestito all’Irlanda, verosimilmente in attesa della pubblicazione degli stress test sulle banche del paese il prossimo 31 marzo. Malgrado le notizie dal Portogallo ed il downgrade anche di S&P delle casse di risparmio spagnole, questa mattina si registra una contrazione dello spread dei titoli spagnoli vs Germania.
Sul fronte macro segnaliamo l’indice Ifo tedesco che ha registrato un rialzo della componente corrente, mentre quella prospettica è scesa rispetto al mese precedente rimanendo in linea con il consensus di Bloomberg. La componente prospettica ha probabilmente risentito del recente apprezzamento dell’euro e della difficile situazione nipponica.
Sul fronte asiatico, il ministero delle finanze giapponese ha comunicato che nella scorsa settimana gli investitori hanno acquistato l’ammontare netto maggiore di azioni giapponesi dal 2004. Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla scia della seconda giornata di chiusura in positivo dei mercati azionari, trainati soprattutto dal comparto tecnologico. Sul fronte macro sono arrivati segnali contrastanti: da un lato il calo delle richieste di sussidi per la disoccupazione, dall’altro il calo degli ordinativi di beni durevoli a febbraio.
La Fed nel frattempo ha annunciato che terrà conferenze stampa 4 volte all’anno successivamente circa due ore dopo la pubblicazione del comunicato ufficiale. Per il 2011 le conferenze stampa saranno tenute dopo gli incontri del 27 aprile, 22 giugno e 2 novembre. In questa sede il presidente Bernanke presenterà le proiezioni sull’andamento dell’economia oltre ad offrire commenti sulle decisioni prese nel corso di ciascuna riunione. La stessa Fed sta prendendo in considerazione la possibilità di mettere in vendita buona parte del proprio portafoglio di titoli subprime mediante un’asta tra i potenziali acquirenti.
Valute: l’euro continua ad oscillare nel trading range 1,4050/1,4250. Le notizie dal Portogallo sono state in parte bilanciate dalla notizia di un accordo sul fondo Esm in sede di consiglio europeo. Il differenziale tassi euro-Usa si mantiene pressoché costante dando luogo ad una situazione di oscillazione laterale del cross. Il primo supporto si colloca ancora in area 1,40. Lo yen continua a rimanere stabile nei confronti del dollaro intorno a soglia 81, mentre si è deprezzato vs euro sulla scia dell’andamento dell’euro/dollaro. Anche per oggi l’area di resistenza più importante si colloca a 115,50-116.
Materie Prime: tra gli energetici stabile il petrolio intorno alla parità, in calo del 2,1% il gas naturale. Andamento contrastato per i metalli industriali. In calo l’oro (-0,2%) dopo aver però temporaneamente registrato un nuovo record storico poco al di sotto dei 1450$/oncia. In rialzo dello 0,5% l’argento che ha toccato i massimi dal febbraio 1980 oltre i 38$/oncia. Tra gli agricoli positivi grano (+3,5%), cotone (+3,4%) e zucchero (+3,3%), in calo cacao (-1,5%) e caffè (-1%).
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