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Il titolo della utility A2A ha ampiamente beneficiato dei risultati trimestrali pubblicati in giornata, archiviando la seduta con una progressione del 2,90% a 1,51 euro. Il risultato netto, per quanto in ribasso del 39,9% a 104 milioni è risultato al di sopra delle attese degli analisti. I ricavi si attestano a 2,11 miliardi, in rialzo
Piazza Affari torna su massimi di inizio 2018: analisti tecnici di Sos Trader offrono cinque idee di trading per una settimana che si preannuncia incerta.
A2A ha comunicato i risultati preliminari dell’esercizio 2018 che vede la societĂ terminare lo scorso esercizio con un margine operativo lordo di 1,23 miliardi di euro, in aumento del 3% rispetto al dato ottenuto nel 2017. Nel dettaglio per la multi-utility a fine 2018 si tocca un indebitamento netto sceso a 3,02 miliardi di euro, rispetto
Occhi puntati su trimestrali e scontro Italia-Ue: non è escluso che si possa aprire una procedura di infrazione che provocherebbe nuove tensioni sui Btp.
Dopo due anni di trattative le ex municipalizzate di tutti i capoluoghi lombardi, tranne Mantova, si sono riunite in una sola con A2A socio maggioritario.
A2A ha chiuso il quarto trimestre dell’esercizio fiscale 2016 con un Ebitda in rialzo di ben il 53,4% su base annuale a quota 359 milioni. Il margine operativo lordo è raddoppiato per la divisione generazione e trading e per quello della filiera Reti, calore e servizi. Dopo ammortamenti, accantonamenti e salutazioni di periodo per 427
A2A mette il turbo in Borsa (+1,56% a 1,37 euro) e tocca i massimi da gennaio 2010, cioe’ da oltre sette anni. A spingere il titolo – oltre i conti preliminari 2016 e l’attesa per il bilancio definitivo, che verra’ approvato a inizio aprile – secondo alcuni operatori c’è anche la permanenza di Valerio Camerano