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T-bond Usa: settimana al cardiopalma

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Sarà una settimana altamente volatile quella in partenza oggi per il mercato obbligazionario Usa. Questo dopo che già la scorsa settimana, i rendimenti dei Treasury con scadenza a dieci anni hanno messo l’acceleratore, chiudendo la seduta di venerdì scorso con i rendimenti ai massimi da sette anni al 3,214%.

Diversi i market mover della settimana. Primo fra tutti,  l’elezione di Midtem negli Stati Uniti, in calendario domani, in cui ci sarà la conferma o meno della supremazia repubblicana negli Stati Uniti anche nella seconda parte del mandato presidenziale.

Altri appuntamenti da tenere d’occhio sono l‘emissione record di nuovo debito Usa per la cifra record di $ 83 miliardi e le discussioni su un possibile accordo commerciale con la Cina, in vista del G20.

L’unico sviluppo prevedibile, dicono gli osservatori, è quello relativo alla riunione della Federal Reserve,  l’8 novembre,  la penultima del 2018 e l’ultima dell’anno non associata alla tradizionale conferenza stampa di Jerome Powell. Evento da cui ci si attende la conferma di un rialzo del costo del denaro a dicembre.

In questo contesto, gli analisti di Barclays danno per scontato un ulteriore aumento dei rendimenti. Previsione analoga arriva anche da Brian Edmonds, di Cantor Fitzgerald, che ha confermato che il mercato è in una fase di vendita:

“Quello che è certo è che l’ammontare delle emissioni sarà sempre più alto in ciascuna delle aste future”.