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SUPEREURO TOCCA IL NUOVO MASSIMO STORICO

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L’euro vola su nuovi massimi in apertura non accennando a rallentare la sua corsa. Dopo un picco a 1,2987 dollari, la moneta unica è ora scambiata a 1,2982 dollari (contro 1,2856 delle quotazioni medie di venerdì della Banca centrale europea). Rialzo anche rispetto allo yen: l’euro é a 136,86 contro 136,51 delle indicative di venerdì della Bce.

Il record era peraltro in vista già la scorsa settimana, in virtù dei molti fattori che mantengono basso il profilo del biglietto verde e dell’ assenza di allarme su un eventuale impatto negativo del supereuro sulla crescita di Eurolandia, riscontrata nelle parole del numero uno della Bce, Jean Claude Trichet nella conferenza stampa seguita ai lavori del consiglio direttivo.

Su questa linea ‘rilassata’ si era espresso venerdì anche il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder a margine del vertice Ue a Bruxelles. Per Schroeder, infatti, la forza dell’ euro “al momento non è ancora così drammatica e per questo non si dovrebbe discutere su alcuna misura politica” per contrastarla.

La riconferma di Bush alla presidenza Usa ha pesato negativamente sul dollaro proprio in prospettiva del mantenimento di una politica, quale appunto quella in cui è stata finora impegnata l’ amministrazione repubblicana, volta a mantenere il dollaro debole per favorire l’ export e fornire dunque una importante stampella a una economia che denuncia pesanti squilibri.

“Se un dato brillante come quello diffuso sui nuovi posti di lavoro venerdì non riporta su il dollaro, diventa chiaro che nel biglietto verde c’é qualcosa che proprio non va” – ha osservato David Bloom, esperto di cambi di Hsbc Holdings a Londra. L’ allarme su quanto sia sceso l’ appeal verso gli asset Usa si è già avuto, del resto, negli ultimi dati sull’ andamento degli acquisti da parte di investitori stranieri.

Proprio a partire dai dati di agosto risultati in pesante calo, comunicati ai mercati il 18 ottobre scorso, il biglietto verde ha perso oltre il 4% contro euro. Solo nell’ ultima settimana, il bilancio è stato di una flessione dell’ 1% contro la moneta unica e dello 0,2% contro lo yen. La previsione degli addetti ai lavori è ora di un’ ascesa dell’ euro oltre la soglia di 1,30 nel corso della prossima settimana, anche se nel lungo termine, avvisano alcuni operatori, potrebbe esserci una rimonta del biglietto verde sulla scia del rialzo dei tassi che dovrebbe essere deciso in entrambe le restanti riunioni 2004 della Federal Reserve.