Economia

Super Green Pass sul lavoro: al via per over 50, cosa rischia chi è senza

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A partire da oggi, 15 febbraio, scatta l’obbligo di green pass rafforzato per tutti i lavoratori (pubblici e privati) e i liberi professionisti di almeno 50 anni.
Le persone appartenenti a questa fascia d’età non in regola con le vaccinazioni – che in Italia si stima siano circa mezzo milione – non potranno accedere al luogo di lavoro.

Non basterà più, dunque, effettuare un tampone ogni 48 ore e rinnovare il green pass base, ma occorrerà avere quello rinforzato (vaccino o guarigione): il super green pass, almeno fino al 15 giugno 2022. Oltre che ai cittadini italiani, l’obbligo vaccinale si applica anche agli europei residenti in Italia e agli stranieri.

Chi dichiara di non avere la certificazione rafforzata o ne risulta sprovvisto al momento dell’accesso al luogo di lavoro, sarà considerato assente ingiustificato fino alla presentazione del certificato, con la sospensione dello stipendio. Per chi viene colto sul luogo di lavoro senza la certificazione verde sono previste multe che vanno da 600 a 1.500 euro.

L’entrata in vigore delle nuove norme ha fatto scattare le polemiche. “Abolire subito il green pass, un provvedimento “vessatorio e punitivo”. E’ la posizione della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Mentre tutto il mondo allenta le restrizioni – premette in un post su Facebook – da domani in Italia centinaia di migliaia di lavoratori rimarranno a casa senza stipendio per l’ignobile ricatto del green pass. Proibire alle persone di potersi guadagnare da vivere penalizzando anche le aziende che dovranno fare a meno della forza lavoro, in un periodo di grande difficoltà economica per tutta la Nazione è semplicemente delirante”.

Il green pass, attacca ancora la leader di Fdi, è “un provvedimento senza alcun senso scientifico, punitivo e vessatorio, figlio della deriva ideologica di un Esecutivo che sta in piedi solo grazie al morboso senso di attaccamento alla poltrona di molti di quelli che lo sostengono, non è degno di uno Stato civile. Non c’è nessuna modifica da fare, il green pass va abolito. Subito”.

Verso allentamento regole green pass

Al di là delle singole posizioni, in presenza di un forte calo dei contagi, è comunque possibile che si comincerà ad eliminare l’obbligo del pass rafforzato prima del 31 marzo per tutte quelle attività in cui è previsto all’aperto, dai ristoranti agli stadi, e per quelle in cui serve il ‘base’, negozi, servizi alla persona, banche, uffici postali e uffici pubblici. Il secondo step, in concomitanza con la fine dello stato d’emergenza, potrebbe invece riguardare i locali al chiuso – cinema, teatri, musei, ristoranti – e mezzi di trasporto locali, mentre dovrebbe rimanere su quelli a lunga percorrenza, per arrivare poi, a giugno, ad eliminarlo nei luoghi di lavoro. Un percorso che pero’ non e’ ancora definito e sul quale la discussione tra le diverse anime del governo e’ aperta.

Nel calendario delle scadenze delle misure adottate per contrastare l’emergenza Covid restano alcune date da ricordare.

28 FEBBARIO – Fino alle fine del mese nelle scuole statali e paritarie saranno distribuite gratuitamente le mascherine Ffp2 ad alunni e docenti che dovranno sottoporsi ad auto sorveglianza. Gli studenti che dovranno fare auto sorveglianza potranno essere sottoposti a test gratuitamente.

31 MARZO – Scade lo stato d’emergenza in vigore da oltre due anni, al quale sono legate tutta una serie di norme tra le quali quelle sullo smart working. L’orientamento, se continuerà il calo dei contagi e dei ricoveri, è di non prorogarlo. Entro questa data si capirà anche se resterà o meno il green pass: il governo non ha ancora preso una decisione ufficiale anche se è probabile che resti almeno fino al 15 giugno.

15 GIUGNO – Per gli over 50 termina l’obbligo del vaccino in base a quanto deciso nel decreto legge di inizio gennaio.