Economia

Starlink, Musk toglie all’esercito ucraino internet satellitare per controllare i droni

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L’esercito ucraino non potrà utilizzare il servizio internet satellitare di Elon Musk, Starlink, per controllare i droni. Così ha dichiarato ieri il presidente di SpaceX, Gwynne Shotwell, precisando che l’azienda ha fornito all’esercito ucraino comunicazioni a banda larga per difendersi dalle forze armate russe, ma il servizio “non è mai stato pensato per essere utilizzato come arma”.

“Ci sono cose che possiamo fare per limitare la loro capacità di farlo”, ha detto Shotwell rifiutandosi di precisare quali fossero le misure nello specifico. L’uso di Starlink con i droni supererebbe l’ambito di un accordo che SpaceX ha stipulato con il governo ucraino, aggiungendo che il contratto era destinato a scopi umanitari, come la fornitura di Internet a banda larga a ospedali, banche e famiglie colpite dall’invasione russa. “Sappiamo che i militari li usano per le comunicazioni, e va bene”, ha concluso. “Ma il nostro intento non è mai stato quello di farli usare per scopi offensivi”.

Immediata la replica del consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, che accusa la società di Musk di non riconoscere il diritto all’autodifesa di Kiev. Le società, ha aggiunto su Twitter, devono scegliere se sono “dalla parte del diritto alla libertà” o dalla “parte della Russia e del diritto di uccidere ed occupare territori”.

Già lo scorso ottobre Musk aveva polemizzato con la Casa Bianca, chiedendo il pagamento del servizio in Ucraina. Da quando hanno iniziato ad arrivare in Ucraina la scorsa primavera, i terminali internet satellitari Starlink prodotti dalla SpaceX di Elon Musk sono stati una fonte vitale di comunicazione per l’esercito ucraino, permettendogli di combattere e rimanere in contatto anche quando le reti di telefonia cellulare e internet sono state distrutte nei combattimenti. Finora sono state donate all’Ucraina circa 20.000 unità satellitari Starlink e Musk ha twittato che “l’operazione è costata a SpaceX 80 milioni di dollari e supererà i 100 milioni entro la fine dell’anno“.

Starlink sbarca in Italia

Il tutto mentre Elon Musk ha annunciato l’arrivo di Starlink in Italia:

“Starlink è la prima e più grande costellazione satellitare al mondo che utilizza una bassa orbita terrestre per fornire Internet a banda larga via satellite in grado di supportare streaming, giochi online, videochiamate e altro ancora. Sfruttando satelliti avanzati e hardware utente insieme alla nostra profonda esperienza sia con i veicoli spaziali che con le operazioni in orbita, Starlink offre Internet ad alta velocità e bassa latenza agli utenti di tutto il mondo”.

L’offerta di Starlink prevede Internet ad alta velocità nelle regioni più rurali e isolate del mondo al prezzo di  50 €/mese e 450 € per l’hardware.

SpaceX di Elon Musk sta raccogliendo 750 milioni di dollari in un nuovo round di finanziamento che valuta l’azienda di razzi e satelliti 137 miliardi di dollari da parte di investitori, tra cui Andreessen Horowitz che è stato anche un co-investitore nell’operazione Twitter. Lo scorso novembre Reuters aveva riferito che SpaceX era in trattative per un’offerta di azioni, per lo più secondarie, che avrebbe potuto valutare l’azienda fino a 150 miliardi di dollari, con un aumento della valutazione del 20%.

SpaceX, che annovera tra i suoi investitori Alphabet Inc. e Fidelity Investments, ha raccolto circa 1,68 miliardi di dollari attraverso un finanziamento azionario a giugno. SpaceX è in concorrenza con l’impresa spaziale Blue Origin del fondatore di Amazon.com Jeff Bezos e con Virgin Galactic del miliardario Richard Branson.

Il monopolio dei satelliti di Musk

Mentre lo spazio solitamente è associato a grandi agenzie come la Nasa americana e l’europea Esa, chi ha lanciato più razzi vettore nei primi tre mesi del 2022, è SpaceX, la compagnia privata di Elon Musk, che ne ha ben undici all’attivo, quasi un lancio alla settimana. Al secondo posto troviamo i cinesi dell’Agenzia statale Casc, con ben otto lanci, mentre la russa Roscosmos ne ha quattro, peraltro finalizzati per il trasporto verso la Stazione spaziale Internazionale, ora in parte sostituiti proprio da SpaceX. L’Europa ne porta in orbita solo uno in questo periodo, al pari di altri soggetti come gli iraniani.

SpaceX detiene anche il record dei satelliti messi in orbita: SpaceX spiazza tutti con 504 unità e il secondo, la cinese Casc ne porta in cielo solo 36, seguita da Arianespace con 34.