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Star democratiche cercano di rilanciare Clinton, travolta da polemiche e fischi

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NEW YORK (WSI) – Per Hillary Clinton la corsa alla casa Bianca appare tutt’altro che una sfida semplice. L’ex first lady, candidato democratico, deve vedersela non solo con la crescente popolarità di Donald Trump, ma anche con la maggioranza degli americani, il 68% per la precisione secondo gli ultimi sondaggi, che pensa che Hillary Clinton sia disonesta o non affidabile.

Se durante la Convention di Philadelphia, iniziata ieri,  non riuscirà a ripresentarsi agli elettori, cancellando questa percezione, la sconfitta a novembre contro il candidato insurrezionale repubblicano Donald Trump diventerà una possibilità molto concreta.

Ieri sul palco del Wells Fargo Center, a sostenere Hillary, sono saliti, tra gli altri, Michelle Obama e Bernie Sanders, che hanno dato pieno sostegno alla candidatura della Clinton,  cercando di compattare il partito democratico.

La convention e’ partita pero’ in salita: il popolo di Sanders ha manifestato fuori dal Wells Fargo Center, e dentro non sono mancate le rappresaglie. Il nome di Hillary Clinton e’ stato fischiato ripetutamente, mentre i cori ‘Bernie Bernie’ hanno invaso l’arena.

Sanders e’ addirittura intervenuto con un tweet per cercare di calmare il suo popolo, e convincerlo a non fischiare e contestare Hillary. E alla fine ci e’ riuscito.

Un appoggio forte e incondizionato e’ arrivato anche da Michelle Obama: ”Credo che sia veramente qualificata per essere presidente degli Stati Uniti” ha detto Michelle, accolta con un’ovazione dal pubblico.”Sono qui perche’ so il tipo di presidente che Hillary sara’. Ed e’ per questo che sto con lei” ha messo in evidenza Michelle. ”In questa elezione, cosi’ come nel 2008, dobbiamo bussare a ogni porta e conquistare ogni voto”. Michelle esce travolta dagli applausi.

Michelle e’ seguita da Elizabeth Warren, la senatrice paladina anti-Wall Street che Sanders avrebbe voluto vice presidente di Hillary. Anche la senatrice, si schiera con le. Un endorsement completo che precede l’entrata in scena di Sanders.

Per Bernie ci sono tre minuti di standing ovation: il senatore cerca ripetutamente di iniziare il suo discorso ma non ce fa. ”Deve essere il nostro prossimo presidente. Non c’e’ scelta” afferma Sanders, assicurando comunque che la rivoluzione continua. Il suo popolo scoppia e’ in lacrime. ”So che siete delusi per come e’ andato il processo di nomina. Io sono il piu’ deluso. Ma questa e’ la democrazia” afferma Sanders, interrotto da applausi e da un tifo da stadio.

Non sono mancati commenti da Trump. ‘E’ triste vedere che Sanders abbia abbandonato la sua rivoluzione – twitta Donald Trump -. Diamo il benvenuto agli elettori che vogliono riparare il sistema truccato che abbiamo e creare posti di lavoro”