Economia

Sottraeva soldi ai clienti per comprare opere d’arte e auto d’epoca, in carcere ex dipendente di Sella

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Sottraeva soldi ai clienti per comprare opere d’arte e auto d’epoca, in carcere ex dipendente di Sella

Immobili in località di villeggiatura, auto da collezione, ma anche opere d’arte, tra cui alcuni quadri di De Chirico, Sironi e Guttuso, gioielli e una collezione di 77 orologi di valore.

Sono una parte dell’ingente bottino sequestrato dalla procura della Repubblica di Biella nell’ambito dell’indagine della Guardia di Finanza che ha portato all’arresto di Mauro Bortoluzzi, 46 anni, ex dipendente della Banca Sella, che insieme a un complice avrebbe sottratto circa 10 milioni di euro da una serie di conti correnti della banca in cui lavorava.

I soldi venivano poi fatti transitare su conti dei complici, alcuni di questi appartenenti a famigliari, i quali utilizzavano i il denaro per acquistare immobili e beni di lusso.

Chi lo conosce lo descrive come simpatico, affabile, sempre disponibile. Tutte qualità che Bortoluzzi avrebbe sfruttato per carpire la fiducia di numerosi clienti, alcuni dei quali molto anziani. Proprio per questo dovrà rispondere pure dell’accusa di circonvenzione d’incapaci, oltre a quelle di furto aggravato e di riciclaggio.

Sella, nel mirino anche imprenditori locali

Fra i clienti derubati ci sarebbero nomi storici dell’imprenditoria biellese. In particolare, a una famiglia legata al mondo tessile il dipendente infedele, che operava come private banker, avrebbe sottratto oltre 2 milioni di euro.

Nello specifico, molte delle operazioni contabili poste in essere dall’indagato sono state effettuate mediante l’utilizzo di una particolare procedura chiamata “host”, che consente di effettuare operazioni multiple a partire da un unico addebito.
La particolarità di questa metodica è data dal fatto che innanzitutto tali flussi di denaro non sono tecnicamente bonifici ma sono contabilizzati come disposizioni di denaro i tra conti diversi per cui sfuggono controlli ordinari posti in essere dall’istituto.

L’indagine è scattata in seguito alla denuncia dello stesso Gruppo Sella che, individuate le anomalie nell’attività del proprio dipendente, ha subito interrotto il rapporto di lavoro.

“I clienti coinvolti nell’attività illecita del dipendente sono stati subito avvertiti – informa l’istituto di credito – e sono già stati rimborsati per le operazioni non corrette. La banca è assicurata”.