Economia

SOPAF, CDA approva accordo con banche e Piani sviluppo e finanziario

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(Teleborsa) – Il CdA di SOPAF, riunitosi ieri, ha approvato le linee di sviluppo ed il piano finanziario 2010-2012, nonché ha ridefinito i principali termini del proprio indebitamento finanziario, sia bancario che obbligazionario, complessivamente pari a circa 130 milioni di euro. In particolare, secondo quanto definito in tali linee di sviluppo, i costi di gestione saranno fronteggiati da ricavi ricorrenti previsti in crescita grazie ai proventi derivanti da investimenti in fondi (con particolare riferimento alle attività in Cina), attività di gestione (Sopaf Capital Management SGR) e servizi (Pragmae S.p.A. ex Essere S.p.A.) nonché iniziative nel settore dell’energia rinnovabile (al momento concentrate in SPF Energy S.p.A.e Sun System S.p.A.) (c.d. asset strategici). La migliore valorizzazione della partecipata Banca Network Investimenti è attualmente al vaglio degli organi deliberanti della banca stessa oltre che dei relativi soci e dell’Autorità di Vigilanza. Il piano finanziario 2010-2012 è incentrato sul riequilibrio economico-finanziario e riflette anche le linee di sviluppo. Le ipotesi sottostanti tale pianificazione sono state condivise anche con le banche che hanno aderito agli accordi di rimodulazione dei finanziamenti e contemplano l’esigenza di una celere riduzione dell’indebitamento per creare successivamente maggior flessibilità e spazio per la strutturazione di nuove operazioni di investimento. In particolare, le previsioni di dismissione si fondano su accordi già esistenti od in via di finalizzazione nonché su stime basate sull’esperienza e la capacità del management di svolgere questo tipo di attività in condizioni di mercato anche non favorevoli. Per i nuovi investimenti il focus è sulle attività a maggior valore aggiunto futuro (attività di gestione e servizi, settore fotovoltaico, sottoscrizione di fondi anche su aree in forte crescita quali la Cina). Il Piano Finanziario beneficia infine di un’importante riduzione dei costi di struttura, frutto delle azioni implementate dal management negli ultimi 18-24 mesi. Sulla base delle condizioni concordate con le banche aderenti e dell’attenzione del management alla riduzione dell’indebitamento ed alla valorizzazione degli asset strategici, la società assume che, in assenza di nuove operazioni straordinarie, a fine 2012 il debito bancario possa essere completamente estinto, rimanendo tra le passività una quota residua del prestito obbligazionario e tra gli attivi le partecipazioni in settori ad oggi considerati con maggior attesa di crescita futura. All’operazione di rimodulazione delle scadenze del debito bancario hanno partecipato tutte le banche parti del contratto di finanziamento sottoscritto in data 26 settembre 2007 ed in particolare, UniCredit (in qualità anche di capofila), Banca Popolare di Milano, Banca Monte dei Paschi di Siena, Barclays Bank PLC e Banca Popolare di Sondrio. Il finanziamento, originariamente concesso ed erogato per Euro 65 milioni, è attualmente di Euro 36,6 milioni a seguito dei rimborsi effettuati dalla Società. All’operazione hanno altresì partecipato individualmente, Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Novara, Banca Popolare di Sondrio e Cassa di Risparmio di Ferrara(Banche Bilaterali) con ciascuna delle quali la Società ha in essere distinti contratti di finanziamento su base bilaterale. Con riferimento alla rimodulazione del debito con le Banche Bilaterali, la Società ha concluso accordi di riscadenziamento (gli “Accordi di Riscadenziamento”) con le Banche Bilaterali, volti, in via principale, a posticipare la scadenza dei termini per il rimborso delle linee al 30 settembre 2012 per un importo attualmente ammontante a Euro 37 milioni a seguito dei rimborsi effettuati dalla Società. L’efficacia dell’accordo di rimodulazione del debito è soggetta al verificarsi, entro il termine di 30 giorni dalla data odierna, di talune condizioni sospensive, usuali per operazioni della specie (quali il perfezionamento della conferma e/o della costituzione di alcune garanzie). Gli Accordi di Rimodulazione ridefiniscono i termini economici e di rimborso del finanziamento contratto dalla Società con il Pool di Banche (principalmente in termini di rimodulazione del piano di ammortamento secondo rate semestrali) nonché i termini dei finanziamenti concessi dalle Banche Bilaterali, allineando i termini di scadenza di questi ultimi con quello del finanziamento concesso dal Pool di Banche, e pertanto al 30 settembre 2012. Nell’ambito del progetto di rimodulazione del debito e della definizione del nuovo Piano Finanziario, il Consiglio di Amministrazione della Società ha altresì approvato un progetto, condiviso con il Pool di Banche e le Banche Bilaterali, di riscadenziamento del prestito obbligazionario “Sopaf 2007-2012 convertibile 3,875%” (il “POC 2007”), che dovrà essere sottoposto, come di seguito meglio descritto, alla preventiva approvazione della assemblea dei portatori del POC 2007 e dell’assemblea dei soci. Sulla base di tali presupposti, la Società ha inoltre deciso di offrire agli obbligazionisti un nuovo strumento obbligazionario convertibile, in cambio del POC 2007, per il tramite di un’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria come di seguito delineata, per un ammontare massimo di 27,3 milioni di Euro. Società offrirà agli obbligazionisti la possibilità di scambiare le proprie obbligazioni del POC 2007, ciascuna del valore nominale di Euro 0,88 con nuove obbligazioni convertibili con scadenza 2017, ciascuna del valore nominale di Euro 2,42 del POC 2011, nel rapporto di 5 obbligazioni POC 2007 per 1 nuova obbligazione POC 2011 oltre che Euro 1,10 in contanti per ogni 5 obbligazioni POC 2007 portate in adesione. Ogni obbligazione POC 2011 ricevuta a fronte delle 5 obbligazioni POC 2007 consegnate in OPS, avrà pertanto un valore nominale pari al 55% del valore nominale complessivo delle 5 obbligazioni POC 2007 consegnate in adesione, pari ad Euro 2,42. Della rimanente quota del 45% del valore nominale complessivo delle 5 obbligazioni POC 2007 consegnate in adesione, quanto al 25%, pari ad Euro 1,10, verrà liquidato per contanti, mentre quanto al residuo 20%, pari ad Euro 0,88, verrà rinunciato dal portatore del POC 2007. L’adesione all’OPS consentirà all’obbligazionista, nel medio-lungo termine, di mantenere sostanzialmente inalterato il proprio rendimento, in considerazione di un interesse decisamente superiore (9%) rispetto a quello del POC 2007 (3,875%) e della restituzione immediata di Euro 1,10 per le 5 obbligazioni del POC 2007 portate in adesione, seppur a fronte della rinuncia di Euro 0,881