
Roma – La vera soluzione alla crisi del debito in corso nell’eurozona. Necessario che venga abbandonato il piano che prevede la partecipazione dei privati al debito della Grecia. Questo è il problema di fondo, che continua a minare la fiducia degli investitori. Ne è convinto Athanasios Orphanides, governatore della Banca centrale di Cipro, membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea.
Tale decisione andrebbe sicuramente a pesare sulla Grecia, portando in rialzo i rendimenti dei bond, ma beneficerebbe tutti gli altri paesi dell’eurozona, rassicurando gli investitori e dunque riducendo il costo di finanziamento.
Nonostante i vari sforzi intrapresi dai leader europei per rassicurare il mercato sullo stato di salute dei rispettivi paesi, questa possibilità di perdita continuerebbe a giocare un ruolo negativo che impedirebbe il miglioramento del sentiment.
“Ritirare la decisione sulla partecipazione dei privati al debito greco porterebbe in rialzo i rendimenti dei titoli di debito ellenici, ma ridando fiducia nell’eurozona andrebbe a ridurre il costo dei finanziamenti per gli altri paesi del Blocco”, ha detto Orphanides.
Tale decisione, per una riuscita ottimale, dovrebbe essere accompagnata a un prestito di 30 anni a tassi di interesse contenuti, dai vari paesi alla Grecia, per garantire che il costo del debito rimanga in linea con i piani di consolidamento fiscale.