(9Colonne) – Roma, 22 feb – Il sistema delle Camere di Commercio Italiane all’estero (CCIE) punta sul mercato delle energie rinnovabili. L’anno scorso l’import di energia è ammontato a più di due miliardi di euro, in lieve calo rispetto al 2005, ma pur sempre con un saldo negativo di più di un miliardo e 850 milioni di euro. Per questo le Camere di Commercio Italiane hanno deciso di avviare un progetto di rete per attrarre in Italia imprenditori interessati alle energie rinnovabili, e per valorizzare le professionalità presenti nel nostro Paese in questo settore. Biogas e bioenergie sono i settori sui quali le Camere intendono concentrarsi maggiormente. Già da marzo le Camere di Lisbona, Londra, Madrid, Puerto Alegre, Rio de Janeiro, Rosario, Salonicco, Stoccolma, Zurigo e Francoforte apriranno un desk per dare alle aziende italiane informazioni sulla situazione in loco delle energie rinnovabili, per fornire notizie alle imprese locali sullo stato del settore in Italia, contribuendo così ad incrementare gli scambi commerciali. Si prevede che saranno almeno 300 le aziende interessate. Tra aprile e novembre saranno inoltre realizzati viaggi di imprenditori esteri in Italia, a ridosso della fiera SEP Pollution di Padova, e di loro colleghi italiani in Svezia e Germania per visitare gli impianti con lo scopo di incrementare il know how. Questo sfocerà nella creazione di una “borsa di contatti”, nel settore delle energie rinnovabili, a cui si potranno rivolgere le aziende italiane durante la fiera Ecomondo/Key Energy, a Rimini dal 7 al 10 novembre 2007.
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