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Siria: al-Assad è pronto a lasciare, secondo la diplomazia russa

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New York – L’ambasciatore russo a Parigi e’ convinto: il leader siriano Bashar al-Assad starebbe per cedere alle pressioni esterne della comunita’ internazionale e sarebbe pronto a lasciare il suo posto.

Da Damasco pero’ smentiscono: “la proposta dell’ambasciatore russo di Parigi e’ senza fondamento”.

La Siria ormai e’ coinvolta in una vera e propria guerra civile, come denunciato anche dal Comitato Internazionale della Croce Rossa. Due giorni fa un attentato nella capitale aveva provocato la morte del ministro della Difesa, del titolare degli Interni e del cognato di Assad.

Di oggi la notizia che anche il capo dell’intelligence Bekhtyar avrebbe perso la vita per le ferite riportate nell’attacco dinamitardo. Pare che l’autore della strage sia stata una guardia del corpo suicida.

Intanto le voci sulla moglie del presidente siriano, data in partenza per Mosca, sono state smentite dal governo russo, secondo cui si tratterebbe solo di rumor.

Gli scontri nelle strade di Damasco e Hama continuano: solo ieri il bilancio e’ stato di 248 morti, secondo l’Osservatorio sui diritti umani, Ong anti-regime con sede nel Regno Unito. Si e’ trattato del giorno peggiore negli ultimi 16 mesi: 155 le vittime civili, 44 delle quali solo a Damasco; 93 invece i membri delle forze di sicurezza che hanno perso la vita.

I ribelli non hanno una formazione identificabile ben definita, rende difficile stabilire quanto il popolo voglia la caduta di Assad e spesso non e’ chiaro da dove provengano gli attacchi.

Alcune agenzie riportano la notizia della conquista, da parte degli insorti, del quartiere generale della polizia nella capitale.

La Cina intanto accusa l’Occidente di voler legare le mani a Damasco, mentre tollerano o addirittura incoraggiano le operazioni sempre piu’ violente delle forze anti-governative.