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SI SMORZA L’EFFETTO GOLDMAN, SUI MERCATI TORNA IL SERENO

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Si svegliano di buon umore le principali borse del Vecchio Continente che sembrano aver ritrovato il sorriso sulla scia dei guadagni della borsa di Wall Street, la vigilia.

Il sentiment dei mercati torna positivo, in relazione ad un maggiore ottimismo sui conti della Corporate America e di riflesso ad alcuni dati economici positivi, come il leading indicator americano, risultato migliore delle attese.

A supportare il recupero anche la crescita dei prezzi delle materie prime, che ha già spinto la borsa di Tokyo. L’effetto Goldman che aveva scosso le borse mondiali la scorsa settimana è stato arginato e neutralizzato dagli ottimi risultati presentati da Citigroup, ma oggi spetterà proprio alla banca d’affari presentare i conti. Fra gli altri attesi anche i risultati di J&J, Apple e Yahoo!.

Sul mercato valutario la moneta unica, stamane, ancora si mostra debole nei confronti del biglietto verde. Dopo il marginale recupero messo a segno ieri pomeriggio l’euro scambia a 1,3466 USD (-0,13%). Dal fronte macro, scendono dell’1,5% i prezzi alla produzione in Germania nel mese di marzo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Sempre dalla Germania si attende più tardi l’indice Zew tedesco, poi sarà la volta delle partite correnti della Zona Euro e dei prezzi al consumo britannici.

L’agenda degli Stati Uniti di questo pomeriggio non riporta, invece, dati macro di particolare importanza.

Intanto, sulle prime rilevazioni Bruxelles mostra un vantaggio dello 0,11% a 2670,83 punti, Parigi un rialzo dello 0,57% a 3993,17 punti. Stesso incremento per Amsterdam che sale dello 0,57% a 350,55 punti. Segno più anche per Francoforte +0,67% a 6203,63 punti, Londra +0,61% a 5762,96 punti e Madrid +0,45% a quota 11250,3.

A Milano prevale un clima sereno, soprattutto sui settori che erano stati maggiormente bersagliati dalle vendite.

L’indice FTSE All Share mostra un incremento dello 0,52% a 23439,08 punti, mentre l’indice FTSE MIB sale dello 0,51% a 22903,29 punti e l’indice FTSE Mid Cap dello 0,36% a 25507,55 punti. Su anche l’indice FTSE Star dello 0,25% a 11626,67 punti.

Fiat mette il turbo, alla vigilia della presentazione dei risultati e del piano. Molte le congetture avanzate dalla stampa sul piano del Lingotto, che dovrebbe prevedere l’espansione nei Paesi emergenti, lasciando sullo sfondo il possibile scorporo dell’Auto.

Tonica Finmeccanica che non sembra intimorita dall’accordo Lokheed Martin-Sokorski per l’elicottero presidenziale USA, in concorrenza con la sua controllata Augusta Westland. Si scaldano gli oil di riflesso al recupero delle quotazioni del greggio. Tenaris e Saipem sono fra i migliori nel paniere principale, mentre resta opaca l’Eni.

Si riscatta il settore finanziario con banche e risparmio gestito che si mettono in primo piano. Mediolanum Azimut ed Unicredit mostrano progressi di un certo rilievo, mentre limita i guadagni MPS che si era distinta la vigilia.

In luce CIR dopo che la controllata nell’energia Sorgenia ha annunciato i conti trimestrali, chiusi con un rosso di 12,2 milioni di euro. Resta in disparte la Parmalat che si era classificata la peggiore anche nella seduta precedente.

In stand-by Telecom Italia che ieri ha annunciato ai sindacati i nuovi tagli dell’organico, previsti nel biennio 2010-2012, per un totale che supera le 4.500 unità. Sul resto del listino sotto osservazione Eutelia il cui CdA ha rimandato ad oggi l’approvazione dei risultati di bilancio. In agenda anche i conti di Sogefi.