(Teleborsa) – Migliora al giro di boa l’andamento delle principali borse europee, dopo la debolezza mostrata in avvio sulle crescenti tensioni tra le due Coree. I mercati sembrano aver messo da parte per il momento le tensioni sul debito dei paesi periferici dell’Ue, anche se l’euro continua a restare sotto pressione. Il vertice dei 27 capi di governo dell’Unione europea, conclusosi venerdì scorso a Bruxelles, ha varato il meccanismo permanente a tutela della stabilità dell’euro, che previa modifica del trattato di Lisbona, entrerà in funzione a partire dal 2013. A contorno una serie di misure da intraprendere già a partire dai prossimi mesi, come la piena attuazione dei programmi di risanamento da parte di Grecia e Irlanda e il mantenimento per tutti i paesi membri degli obiettivi di bilancio per il 2010 e 2011, accelerando le riforme strutturali. Intanto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, in un’intervista alla radio francese ha dichiarato: “chiediamo alle altre istituzioni e governi di assumersi le proprie responsabilità , sia individualmente che collettivamente”. “Dobbiamo gestire la spesa di oggi in modo appropriato”, ha aggiunto Trichet ribadendo che l’euro è una valuta “credibile e alimenta fiducia”. “L’area euro non sta affrontando una crisi dell’euro – ha sottolineato il governatore della Bce – ma un problema di stabilità finanziaria per il fatto che alcuni paesi non hanno gestito i conti pubblici come avrebbero dovuto”. Il cross eur/usd sta trattando a 1,3165 in attesa solo dell’indice CFNAI Usa in agenda nel pomeriggio. Domani sarà la volta dei dati sugli ordinativi in Germania e mercoledì le letture del PIL di alcuni importanti Stati della UE. In attesa dell’avvio della borsa americana, i futures sugli indici a stelle e strisce si mostrano timidamente positivi. Attorno alle 12.00, Parigi avanza dello 0,96%, Francoforte dello 0,93%, Madrid dello 0,71%, Amsterdam dello 0,63%, Bruxelles dello 0,62% e Londra dello 0,47%. Resta indietro solo Zurigo, che consolida le basi precedenti. A livello settoriale fanno bene le auto, le utlities, e gli assicurativi mentre i retail registrano qualche limatura.
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