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Si allarga scandalo Facebook: ha ceduto dati a big cinesi tlc

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Si allarga a macchia d’olio il nuovo scandalo sulla condivisione dei dati di Facebook, dopo quello di metà marzo della Cambridge Analytica.

Secondo il New York Times, il social network avrebbe siglato accordi per condivisione dei dati con almeno quattro società di elettronica cinesi inclusa Huawei, il colosso delle telecomunicazioni nel mirino dell’intelligence americana che la ritiene una minaccia alla sicurezza nazionale. Gli altri big cinesi coinvolti sono Lenovo, Oppo e TLC.

Facebook, attraverso una nota, ha confermato che Huawei è stato tra i produttori di smartphone che hanno avuto accesso ai dati dei suoi utenti precisando:

“Huawei è il terzo più grande produttore di dispositivi mobili in tutto il mondo ed i suoi dispositivi sono utilizzati in tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti. Facebook, come altre aziende di tecnologia degli Stati Uniti hanno lavorato con la società e altri produttori cinese, per rendere il network compatibile nei loro telefoni”.

Ed ancora:

“Visto l’interesse da parte del Congresso, volevamo chiarire che tutte le informazioni” per rendere Facebook compatibile con i telefoni Huawei “erano memorizzate nel dispositivo e non nei server di Huawei”.

L’indiscrezione del New York Times sull’accesso dei dati a società cinesi fa seguito ai rumors sugli accordi di Facebook per la condivisione dei dati con alcuni dei maggiori produttori di dispositivi mobili al mondo, fra i quali Amazon, Apple, Blackberry e Samsung. Nessun accordo per la condivisione dei dati  stato invece firmato con Zte, il colosso prima vittima delle sanzioni americane e sul quale Donald Trump sta lavorando a un salvataggio su richiesta del presidente cinese Xi Jinping.