Economia

Servizi Iva su Amazon: buona notizia o nuovi problemi?

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ROMA(WSI) – Lo scorso agosto Amazon Italia ha lanciato Servizi Iva dedicato alle partite Iva, un servizio che riguarda coloro che vendono ai consumatori finali prodotti,  permettendo di semplificare l’assolvimento degli obblighi in materia di Iva.

Un servizio lanciato nei cinque siti europei del colosso fondato da Jeff Bezos, al prezzo annuale di 400 euro. La tariffa Servizi Iva su Amazon copre il numero di partita Iva, le dichiarazioni Iva mensili, trimestrali e annuali, la dichiarazione Intrastat, il registro delle vendite comunitarie, la dichiarazione locale obbligatoria come ad esempio lo spesometro in Italia. Una buona notizia visto che tale servizio risolve le problematiche dell’apertura della partita Iva negli altri Stati Ue per le vendite ai privati consumatori.

Come scrive Il Sole 24 Ore infatti, le cessioni Ue a privati di beni mobili verso privati-consumatori Ue e con trasporto a destinazione in altro Stato Ue da parte del cedente italiano sono considerate vendite a distanza. Si considerano per tali le cessioni intracomunitarie non imponibili in Italia e l’Iva deve essere assolta nel paese europeo del privato con l’aliquota Iva di quel paese. Tuttavia il problema è che non è previsto l’invio del modello Iva da Amazon.

“Ci si deve arrangiare e il problema si aggrava quando si necessita del visto di conformità (messo solo dagli intermediari: commercialisti, consulenti del lavoro e così via), se si chiude a credito Iva per più di 5mila euro e si vuole usare il credito in F24 in compensazione. Chi esporta nella Ue invece chiude spesso a credito”.