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Credit Suisse: il 2019 sarà ancora nel segno del toro

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“I prossimi 16 mesi saranno particolarmente difficili per gli investitori, con la minaccia di un’inversione della curva dei rendimenti, elezioni mid term che potrebbero portare cambiamenti e il proseguimento della stretta monetaria della Fed”; questi motivi, tuttavia, non basteranno a interrompere il rally di Wall Street. E’ quanto afferma Credit Suisse in una previsione per il 2019 firmata da Jonathan Golub, chief strategist per il mercato azionario.

“Nonostante questi rischi”, scrive Golub in una nota ai clienti diffusa martedì, “riteniamo che una solida crescita economica, degli utili per azione e rischi di recessione modesti saranno sufficienti a spingere il mercato più in alto”.

Per la precisione, fino a 3.350 punti per quanto riguarda l’indice di riferimento S&P 500: tale obiettivo, fissato per il dicembre 2019, implica un rialzo superiore al 15% rispetto ai livelli attuali e dell’11% rispetto alla fine del 2018 (secondo le previsioni della stessa Credit Suisse, a 3.000 punti). Non è la prima volta che l’istituto svizzero invita all’ottimismo: in una precedente nota veniva chiarito che “gli investitori stanno sottostimando il potenziale al rialzo del mercato e sovrastimando i rischi”.

“Prevediamo una decelerazione degli utili per azione dal +21,5% nel 2018 al +7,7% nel 2019, in gran parte risultato della riduzione dell’impatto della riforma fiscal” un dato che, se confermato, “sarebbe in linea con le medie storiche”, aggiunge Golub.

Secondo l’ultimo sondaggio degli economisti Reuters, che ha interpellato 55 strategist nel corso delle ultime 2 settimane, l’indice S&P 500 raggiungerà quota 2.909 a fine 2018 e 3.100 entro il dicembre 2019.