Economia

Se l’impresa salta tre rate del prestito, la banca si porta via casa e azienda

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ROMA (WSI) – Brutte notizie per le imprese: se non si pagano tre rate del prestito, garantito con un immobile, l’imprenditore può perdere casa (non quella principale) e azienda. A prevederlo il nuovo decreto legge sulle banche che introduce una serie di norme volte ad accelerare il recupero dei crediti.

Novità di rilievo per l’imprenditore riguarda proprio la possibilità di garantire l’inadempimento di un prestito, trasferendo la proprietà di un immobile. Si tratta del cosiddetto patto marciano che consiste nella possibilità per il credito di intestarsi l’immobile (il capannone) o il bene mobile (il macchinario) su cui un’impresa ha costituito un pegno purchè il valore venga stimato da un terzo, un periodo e al debitore venga elargita l’eventuale eccedenza.

E’ l’articolo 2 al comma 5 che prevede l’inadempimento quando il mancato pagamento si protrae per oltre 6 mesi dalla scadenza di almeno tre rate mensili, anche non consecutive. Si ha inadempimento anche quando il mancato pagamento si protrae per oltre 6 mesi dalla scadenza anche di una sola rata, se il rimborso è a rate superiori al mese. Il creditore dichiara di voler usare la clausola e decorsi 60 giorni si rivolge al tribunale che nomina un perito per la stima dell’immobile in vista della vendita. In caso vi sia contestazione, il procedimento continua e si andrà eventualmente a un conguaglio a favore del debitore.

Con il patto marciano quindi l’imprenditore può garantire un prestito con un immobile: se non paga tre rate anche non consecutive, dopo sei mesi la banca può farlo vendere. Il patto marciano vale per i contratti futuri e per quelli vecchi se aggiunto con atto notarile. Una novità che nelle intenzioni del Governo dovrebbe far crescere il valore dei crediti deteriorati della banche, pari a 360 miliardi lordi. Come scrive Il Corriere della Sera:

“Secondo il Tesoro, con il «patto marciano» il creditore potrebbe ottenere l’immobile in 7-8 mesi rispetto ai 40 attualmente stimati per le esecuzioni immobiliari attraverso la procedura giudiziale»”.

Oltre al patto marciano altra novità introdotta dal decreto legge sulle banche è la possibilità per gli imprenditori di poter costituire il cosiddetto pegno non possessorio sui beni mobili destinati all’esercizio dell’impresa, escludendo i beni mobili registrati”.

“La garanzia deve essere scritta e fissare «l’importo massimo garantito», e il debitore può continuare a utilizzare il bene”.