Economia

Schiff: “boom economia Usa è una bolla”

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La crescita economica degli Stati Uniti è frutto di un “boom” o di una “bolla”? Questa la domanda di fondo cui ha dedicato uno dei suoi ultimi podcast Peter Schiff, Ceo di Euro Pacific Capital, nonché popolare commentatore finanziario “controtendenza”.

“La verità è che non ci troviamo in un’economia in fase di boom”, ha spiegato Schiff, sostenendo che la correzione dei mercati azionari sperimentata ad ottobre potrebbe essere solo un antipasto del bear market in arrivo. “Se fossimo veramente in un boom, non avremmo un rapporto deficit/pil da record, deficit commerciali da record: le economie in fase di boom di solito producono surplus o quantomeno riducono i deficit. Se l’economia fosse in boom il governo dovrebbe ricevere più entrate fiscali (…) e dovrebbero essersi creati talmente tanti posti di lavoro da ridurre il numero di persone che richiedono servizi sociali di welfare”.

 

Il fatto che l’economia americana non sia più produttiva è dimostrato anche dal peggioramento della bilancia commerciale ha poi aggiunto Schiff, prima di concludere il suo ragionamento: “La verità è che non abbiamo una economia in boom, abbiamo una bolla. In questi casi, il debito sale perché non si è produttivi. Si sta alimentando il debito per finanziare il consumo e questo è tutto ciò che abbiamo”.

 

Secondo Schiff è vero, come ritengono i “tori”, che non ci sia motivo di pensare che nel mese di ottobre qualche dato fondamentale è cambiato, in modo tale da giustificare un mutamento del sentiment del mercato. Tuttavia, la visione complessiva di Schiff interpreta questa continuità nei dati in chiave ribassista. La crescita stimolata da maggiori debiti, pubblici o privati, secondo Schiff non potrà che riceve un colpo fatale nel processo di normalizzazione monetaria.
“Non solo salgono gli stipendi, ma aumentano tutti gli altri prezzi che fanno salire i tassi di interesse. E i tassi di interesse stanno iniziando a salire. Sono ancora ridicolmente bassi, e non hanno altra possibilità se non quella di salire. Di fatto, la Fed continuerà ad aumentare i tassi di interesse a breve termine, il che significa che i tassi di interesse a lungo termine dovrebbero continuare a salire ancora più velocemente, data la maggiore inflazione, [la cui salita] è appena iniziata. Abbiamo a malapena visto ciò che sta arrivando”.