*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
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(WSI) – In area Euro è atteso l’indice Zew di dicembre che, a causa del riacuirsi delle tensioni sul mercato monetario, potrebbe continuare il trend calante. Oggi è attesa le decisone della Fed che potrebbe procedere ad un taglio di 25 pb dei Fed funds accompagnato da un taglio di 50pb del tasso di sconto. In ogni caso il comunicato successivo dovrebbe lasciare aperte le porte a tagli ulteriori o comunque a manovre tali da consentire al sistema di avere abbondante liquidità soprattutto in prossimità del cambio di anno.
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Tassi di Interesse: i tassi di mercato in area Euro hanno continuato a salire in attesa della riunione della Fed di oggi. Lo spread sul 2-10 anni è salito portandosi sopra i 33 pb. Sul monetario la Bce ha annunciato per oggi un’asta settimanale di 185 Mld€, 22 Mld€ in più rispetto all’ammontare in scadenza, ed un’asta a tre mesi di 60 Mld€. Sul fronte macro, la produzione industriale italiana di ottobre ha registrato un calo, attribuibile soprattutto al comparto dei beni di consumo ed intermedi. Oggi gli operatori resteranno in attesa della riunione della Fed, con il mercato obbligazionario che si muoverà in linea con il mercato statunitense.
Negli Usa tassi di mercato ancora in rialzo sulla scia della positiva chiusura dei listini azionari, trainati al rialzo principalmente dal settore finanziario oltre che da quello immobiliare ossia i due comparti che maggiormente avevano sofferto nelle scorse settimane. Gli operatori sono stati rinfrancati dall’arrivo di fondi da parte dei fondi sovrani in soccorso a banche in difficoltà per le perdite sui mutui, come accaduto ieri per Ubs ed in precedenza per Citigroup. Allo stesso tempo si sta estendendo l’utilizzo dell’altro tipo di soluzione per far fronte alle citate perdite, consistente nel consolidamento in bilancio di asset di veicoli finanziari in forte perdita: oltre al recente caso di Hsbc e di Rabobank, su tale filone si è innestata ieri Societé Generale con un’operazione da circa 4Mld$.
Le difficoltà inoltre si stanno diffondendo anche tra i c.d. cash fund ossia fondi specializzati nella gestione della liquidità mediante l’investimento in asset ad elevato rischio, come ad esempio le commercial paper emesse dai veicoli finanziari. Ieri Bank of America ha dichiarato di essere pronta a liquidare circa 12Mld$ di un fondo di questa tipologia. Complessivamente i cash fund gestiscono circa 850Mld$.
L’ampliarsi della gamma di soluzioni che il sistema finanziario sta adottando per cercare di fuoriuscire dalla crisi, sta rendendo meno pressante la necessità della partenza rapida del c.d. super-Siv che potrebbe comunque vedere la luce agli inizi del prossimo anno sebbene con asset in gestione molto più contenuti rispetto all’ipotesi originaria di 100Mld$. Di conseguenza gli operatori diventano meno pessimisti sul futuro, come testimoniato dalla forte riduzione degli spread segnalata dai titoli dei paesi emergenti. Inoltre vi è piena fiducia nel fatto che la Fed procederà sia a tagli dei tassi sia ad iniezioni di liquidità in abbondanza. In attesa della Fed, oggi la resistenza sul decennale continua a stazionare in prossimità di 4,15%.
Valute: Dollaro in deprezzamento verso Euro in attesa della decisione della Fed di oggi (vedi quotazioni IN TEMPO REALE sul mercato valutario). La prima resistenza si colloca a 1,4770/1,48. Primo supporto a 1,4670. Prosegue il deprezzamento dello Yen favorito dal rialzo dei listini azionari. Verso Dollaro è stato toccato il minimo da un mese e non si esclude che il cross possa raggiungere a breve area 113. Verso Euro il cross incontra un livello di resistenza a 165,40. Nuovo livello record dello Yuan cinese vs Dollaro dopo che nel corso della notte l’inflazione cinese di novembre è cresciuta al ritmo più elevato da 11 anni, +6,9% a/a spinta dalla crescita della componente alimentare,+18,2% a/a.
Materie Prime: tra gli energetici lieve ribasso per il greggio Wti sulla speculazione che le scorte Usa domani saranno in aumento. Tra gli industriali forte calo del nichel (-4,1%) su timori di minore domanda dalla Cina e Giappone, e del piombo (-4,8%) a causa della vicenda Ivernia. Positivi i preziosi grazie alla rinnovata debolezza del Dollaro. Tra gli agricoli in rialzo la soia (+0,5%) ai massimi da 34 anni dopo una previsione di raccolto minore in Brasile, secondo produttore mondiale. In crescita anche il grano (+0,6%) su segnali di forte domanda dall’India, secondo consumatore mondiale.
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