
NEW YORK (WSI) – Disco verde dall’Antitrust al rimborso da parte di alcuni tour operator nei confronti dei consumatori che hanno dovuto far fronte di tasca loro alle spese per viaggi annullati.
Diversi viaggi in Egitto sono stati cancellati dopo il fermo invito da parte del Ministero degli Affari Esteri a non recarsi in quel Paese, diffuso nell’agosto 2013 e protratto sino a giugno 2014.
Tali operatori turistici non avrebbero né rimborsato, al momento dell’annullamento del viaggio disposto unilateralmente, l’intero prezzo corrisposto dai clienti (addebitando anche i costi amministrativi), né avrebbero proposto mete alternative senza maggiorazioni di prezzo.
Sulla base delle numerose segnalazioni da parte dei clienti e delle associazioni dei consumatori, l’Antitrust aveva aperto le istruttorie nei confronti di Alpitour, Veratour, Going con Bluvacanze, Eden, Phone&Go, Swantour, Marevero (di Damare e Liberi Tutti Travel), Settemari, I Viaggi di Atlantide (di Impresa Viaggi Sea Line), I Viaggi del Turchese, Brixia Tour Operator (di Savio Nicola & Co), Amico Tour Resort Travel (di Maurizio Pellucchi). Sei delle 12 istruttorie si sono concluse con l’accettazione degli impegni: Alpitour, Veratour, Swantour, Going/Bluvacanze, Settemari e Amico Tour Resort Travel.
Nei confronti di Eden, Phone&Go, Marevero, I Viaggi di Atlantide, I Viaggi del Turchese e Brixia Tour Operator, le istruttorie si sono concluse invece con l’accertamento dell’infrazione e l’irrogazione di sanzioni amministrative. In particolare, l’Antitrust ha giudicato una pratica commerciale aggressiva la condotta tenuta dagli operatori che, a seguito dell’annullamento dei viaggi in Egitto, avevano trattenuto parte delle somme versate dai turisti. (mt)