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Rumor: Salvini vuole elezioni anticipate a marzo

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Comincia a serpeggiare all’interno della Lega, unico partito che ne avrebbe la convenienza, l’idea di andare a elezioni politiche il prima possibile. Forse già il 10-11 marzo. Questo per due motivi: prima di tutto per la difficoltà di far quadrare i conti della manovra. Secondo, per  capitalizzare il consenso ottenuto dal vicepremier Matteo Salvini negli ultimi mesi al ministero dell’Interno.

Le voci riportate oggi da Repubblica, sono state prontamente smentite da Salvini.

“Da giorni nel Carroccio si rincorre una voce: Salvini è pronto a tornare alle urne prima delle Europee, cavalcando lo scontro con l’Unione. Circola già una data possibile per nuove elezioni politiche, il week end del 10-11 marzo. Tra i fautori del ritorno al voto ci sarebbe praticamente l’intera pattuglia di governo del Carroccio” si legge in un articolo firmato da  Tommaso Ciriaco.
L’occasione potrebbe presentarsi proprio con l’eventuale procedura di infrazione sul debito da parte di Bruxelles.
 “La tentazione del leader, insomma, sarebbe quella di far precipitare tutto dopo il 19 dicembre. Quel giorno, in assenza di modifiche sostanziali alla manovra, la Commissione farà scattare le famigerate raccomandazioni, anticamera della stangata all’Italia. Aprendo la strada a una punizione assai più pesante di quella eventualmente riservata a Parigi, visto che nel caso italiano si tratta di una procedura per debito e non per extra-deficit. Per smarcare l’esecutivo da un peso a quel punto insostenibile, la Lega preferirebbe reclamare le urne. Anche perché una bocciatura della manovra è destinata ad aprire comunque una frattura insanabile nell’esecutivo.
I ministri considerati in bilico sono tre. Si tratta dell’ala “responsabile”, capitanata ovviamente da Tria e da Enzo Moavero Milanesi. Avrebbero già fatto sapere di non essere disposti a proseguire di fronte a un conflitto aperto con Bruxelles, dagli esiti imprevedibili” si legge ancora sul quotidiano.