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Saldi estivi al via: il calendario e i consigli per evitare truffe

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Appuntamento particolarmente atteso dai commercianti, che sperano attraverso i saldi estivi di fine stagione di recuperare almeno in parte le perdite subite negli ultimi mesi quello con i saldi estivi 2021. Il Codacons stima un incremento degli acquisti durante il periodo di sconti tra il +15% e +20% rispetto allo scorso anno, con una spesa media a famiglia che si attesterà attorno ai 165 euro.

Le vendite, tuttavia, rimarranno al di sotto dei valori pre-Covid e non saranno sufficienti a recuperare il gap con il passato: lo scorso anno la partenza dei saldi estivi posticipata ad agosto portò ad un crollo medio degli acquisti durante il periodo di sconti del -30%, con punte del -60% in alcune città del sud Italia

Saldi estivi 2021: il calendario regione per regione

Ecco le date da segnare:

  • 1 luglio 2021: Sicilia – fino al 15 settembre, con possibilità di vendite promozionali anche nei 30 giorni precedenti
  • 2 luglio 2021: Basilicata – per 60 giorni
  • 3 luglio 2021: Abruzzo – per 60 giorni; Calabria – fino al 1 settembre; Emilia Romagna – per 60 giorni, con divieto di vendite promozionali nei 30 giorni precedenti; Friuli Venezia Giulia – in attesa di conferma;  Lazio – con possibilità di vendite promozionali anche nei 30 giorni precedenti; Lombardia – fino al 31 agosto, con divieto di vendite promozionali nei 30 giorni precedenti; Liguria – fino al 16 agosto: Marche – fino al 1 settembre; Molise – fino al 1 settembre; Piemonte – per 8 settimane; Puglia – fino al 16 agosto; Sardegna – fino al 15 settembre; Toscana; Umbria – fino al 1 settembre; Valle d’Aosta – fino al 30 settembre; Veneto – fino al 31 agosto.
  • 16 luglio 2021: Trentino-Alto Adige – fino al 13 agosto
  • 23 luglio 2021: Campania –  in attesa di conferma

Come evitare le truffe

Il Codacons mette in guardia i consumatori da possibili fregature, e diffonde i consigli utili per fare acquisti in sicurezza durante i saldi:

  • Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad es. perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.
  • Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
  • Girate. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.
  • Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
  • Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
  • Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
  • Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
  • Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
  • Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
  • Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.