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S&P: se summit fallisce seria recessione in 2012

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(in aggiornamento)

Roma – “Se il summit del Consiglio fallirà, ci sarà una serie recessione nel 2012”, è quanto ha affermato S&P.

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Roma – Standard & Poor’s ha messo sotto osservazione con implicazioni negative i rating di diverse banche italiane, tra queste la Cassa Depositi prestiti, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Ubi Banca, Bnl, Mediobanca, Banco Popolare, Popolare di Vicenza, Veneto Banca. Abbassato da ‘BBB+’ a ‘BBB’ e messo sotto osservazione anche il rating di Banca Carige e Bpm. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg. Standard & Poor’s ha annunciato ieri di aver messo sotto osservazione il rating di alcuni grandi gruppi bancari europei. (Asca)

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Standard & Poor’s ha annunciato che il rating AAA sul debito di lungo termine dell’Unione Europea e’ stato posto sotto osservazione per un possibile ribasso in negativo, con l’espressione “creditwatch negative”, il che significa che la revisione iniziata oggi si potrebbe concludere con un declassamento del rating e quindi con la perdita del voto AAA oggi assegnato al debito Ue. Il lavoro di osservazione dell’agenzia di rating, si legge in una nota, dovrebbe finire dopo il vertice Ue dell’8-9 dicembre. L’osservazione “si concentra sulla capacita’ degli stati membri dell’Eurozona di sostenere il debito dell’Ue se si dovesse verificare un periodo di stress finanziario”.

L’agenzia americana aveva annunciato identica procedura qualche giorno fa per 15 dei 17 paesi membri dell’eurozona, compresi Germania e Francia. Il rating dell’Ue per gli strumenti di debito a breve termine A-1+ e’ stato riaffermato.

Secondo Bloomberg l’annuncio di un possibile declassamento dell’Unione Europea avra’ conseguenze anche sulla revisione al ribasso del ratings di alcune delle maggiori banche dell’eurozona, comprese – stando alle prime indiscrezioni – Unicredit, le francesi BNP Paribas, BPCE, Crédit Agricole e Société Générale, e le tedesche Deutsche Bank e Commerzbank, il cui voto di affidabilita’ potrebbe essere tagliato da Standard & Poor’s.

Gli indici Usa a Wall Street hanno accusato una immediata limatura dei prezzi, dopo la diffusione della notizia.

Il rapporto sembra far parte di una serie coordinata di azioni e messaggi da parte della finanza degli Stati Uniti, per mettere la massima pressione possibile ai leader europei, in vista del summit che si terra’ domani e dopodomani a Bruxelles. La riunione, a cui per l’Italia partecipera’ il premier Mario Monti, dovrebbe servire a fermare il contagio sulla crisi dei debiti sovrani che tocca ormai quasi tutte le nazioni europee, con Italia e Spagna al massimo livello di rischio.