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Russia: Enel vince asta per 25% di Ogc-5

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Enel si è aggiudicata la gara per il 25,03 per cento della società di generazione russa Ogc-5, quotata sulla Borsa di Mosca, per 39,2 miliardi di rubli, pari a 1,516 miliardi di dollari (circa 1,12 miliardi di euro), battendo i rivali tedeschi di E.On e due società concorrenti russe. L’offerta di Enel è stata del 59 per cento sopra la base d’asta.
A margine dell’asta un rappresentante di Enel ha detto che il gruppo italiano intende cercare di incrementare questa partecipazione del 25 per cento. E.On ha invece detto che parteciperà all’asta per Ogc-4. Ogc-5, che dispone di quattro centrali termoelettriche per una potenza complessiva di circa 8.700 megawatt, è una delle sei società di termo-generazione russe con impianti nella Russia centrale e nella regione degli Urali.
Costituita nel 2004, nel contesto della riforma del settore, Ogc-5 comprende in particolare una centrale alimentata a gas da 2.400 megawatt a Konakovskaya nella regione di Tver (Russia Centrale); una centrale alimentata a gas da 1.290 megawatt a Nevinnomysskaya nella regione di Stavropol (Russia Meridionale); una centrale alimentata a carbone da 3.800 megawatt a Reftinskaya nella regione di Sverdlovsk (Urali); infine una centrale alimentata a gas da 1.182 megawatt a Sredneuralskaya nella regione di Sverdlovsk (Urali).
L’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, afferma che “con l’acquisizione di Ogk-5 abbiamo coronato la nostra strategia, che mira a sviluppare una presenza forte, integrata e ben bilanciata nel settore dell’energia in Russia”. Un successo che viene dopo l’acquisizione ad aprile di importanti riserve di gas nella penisola di Yamal. “Oggi – prosegue il manager – è un gran giorno per le buone relazioni tra Italia e Russia: per la prima volta una società italiana fa il suo ingresso come partner strategico in una delle principali società di produzione di energia elettrica della Russia. Dopo aver dimostrato nei tre anni passati le nostra capacità, con la gestione e il raddoppio della centrale a ciclo combinato di San Pietroburgo (Nwtpp), l’ingresso nel 2006 nel settore della fornitura di energia elettrica attraverso la joint venture Rusenergosbyt e l’introduzione del sistema del contatore elettronico nella regione di Belgorod, siamo oggi orgogliosi di poter mettere a disposizione dello sviluppo sociale, economico e industriale della Russia il nostro patrimonio umano, tecnologico e di esperienza, anche in un’area strategica come la generazione di energia elettrica”.
Attualmente Enel possiede il 49,5 per cento del maggiore fornitore indipendente di energia elettrica, la società Rusenergosbyt e gestisce la centrale di San Pietroburgo (Nwtpp, ovvero North West Thermal Power Plant), una delle più tecnologicamente avanzate del Paese.
Nell’aprile del 2007, la società Enineftegaz, un consorzio formato da Enel al 40 per cento e da Eni al 60 per cento ha acquisito alcuni asset nel gas naturale dalla liquidazione della Yukos, che comprendono il 100 per cento di Arcticgaz, di Urengoil e di Neftegaztechnologia.
Intanto Enrico Viale, manager del gruppo italiano per il Sud-Est europeo, rivela che Enel è intenzionata a lanciare un’offerta per una quota pari al 49 per cento in un impianto nucleare a Belene, in Bulgaria, che deve essere ancora costruito. Enel punta all’Est europeo nell’ambito della sua strategia di espansione internazionale. L’impianto bulgaro avrà una capacità installata di duemila megawatt. Anche la ceca Cez è interessata a lanciare un’offerta, secondo quanto rivelato dall’mministratore delegato, Martin Roman. La costruzione dell’impianto di Belene sarà affidata ad Atomstroyexport, in consorzio con la francese Areva e la tedesca Siemens.