Il volume complessivo degli scambi commerciali tra Russia e Italia supererà la soglia dei 20 miliardi di euro. Lo afferma ieri il ministro degli Esteri, Massimo D’Alema. “Possiamo prevedere che quest’anno il volume complessivo degli scambi supererà la soglia dei 20 miliardi di euro”, dice il capo della Farnesina a Mosca, nel corso del Consiglio italo-russo per la cooperazione economica e finanziaria.
Nonostante sussistano ancora “fattori di incomprensioni” sulla cooperazione fra i due Paesi, D’Alema spiega che “la via da percorrere è quella di recepire nel futuro accordo, previsto per l’anno prossimo, i principi della carta dell’energia, sulla cui validità si è convenuto in occasione del G8 di San Pietroburgo”. Parlando con D’Alema, il ministro delle Finanze russo, Aleksey Leonidovic Kudrin, dopo aver confermato le ipotesi di crescita degli affari degli scambi tra Italia e Russia, per un giro d’affari di 23 miliardi di dollari, propone di avviare il dialogo sulla cooperazione con il ministro dei Trasporti, Antonio Di Pietro, per chiedere più autorizzazioni per l’ingresso dei camion russi in Italia. Riguardo all’esportazione di prodotti russi diversi dalle materie prime, Kudrin si lamenta delle strette misure anti dumping italiane che tardano lo sviluppo di esportazione di prodotti finiti russi.
Intanto il Foreign Investment Advisory Council aprirà le porte anche a imprese italiane. Lo assicura sempre il ministro russo delle Finanze, accogliendo la proposta avanzata da D’Alema, che auspica l’ingresso nell’organismo di uno o più rappresentanti imprenditoriali del nostro Paese. “Faremo entrare in questo organismo consultivo società italiane – sottolinea Kudrin a margine della riunione del Consiglio italo-russo per la cooperazione economica, riunitosi ieri a Mosca alla presenza del responsabile della Farnesina -. L’abbiamo deciso oggi (ieri, ndr). Per ora non ci sono dei nomi, ma valuteremo tutte le proposte tenendo certamente presente i nomi di chi ha più esperienza in Russia e ha i più significativi investimenti”.
Ieri mattina, nel suo intervento al Consiglio italo-russo, D’Alema precisa che “ci attendiamo che le autorità russe perseverino nel loro impegno, teso a creare un clima propizio agli scambi e agli investimenti stranieri in Russia, di cui possano beneficiare non solo le grandi, ma le piccole e medie imprese italiane, che sono la spina dorsale del nostro sistema produttivo. Proprio sulla base della crescente importanza e articolazione che ha assunto in Russia la presenza imprenditoriale italiana, dalle grandi imprese alle Pmi, formulo l’auspicio – conclude il nostro ministro degli Esteri – che uno o più rappresentanti imprenditoriali del mio Paese siano invitati a far parte della Foreign Investment Advisory Council”.