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Risparmio e consulenza: Ubs taglia utili ma per i titoli del settore c’è spazio per correre

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Ubs rivede al ribasso le stime sugli utili dei maggiori player del risparmio gestito italiano e rivede allo stesso tempo i prezzi obiettivo sui titoli.

La decisione riflette i rischi di una riduzione delle masse gestite in una fase di mercato altamente volatile per via della tempesta scaturita dall’emergenza coronavirus. Risultato finale: i profitti per il biennio 2020-2022 sono stati ritoccati verso il basso in una forchetta compresa tra il 10 e il 20%.

Controcorrente Anima, il cui giudizio sul titolo passa da neutral a buy (comprare) e Azimut, da sell (vendere) a neutrale.

Nonostante la limatura, sono molti i titoli che hanno ancora spazio per correre. Questo perché, come spiegano gli esperti della banca elvetica, a seguito del sell-off delle scorse settimane, “l’industria italiana del risparmio gestito tratta a sconto del 24% rispetto alla media dell’azionario europeo, e ora si muove intorno ai minimi storici”.

Mai il settore era così sottovalutato da nove anni. Unica eccezione in positivo è rappresentata da FinecoBank, che è riuscita a sovraperformare il mercato.

Vediamo nel dettaglio, le nuove stime della banca elvetica per società:

Anima

Prezzo obiettivo: rivisto a 3,60 euro, dai 3,75 precedenti (potenziale upside del 45%)

Rating: buy

Azimut

Prezzo obiettivo: 12,50 euro, dai 13 precedenti (-3% circa rispetto ai prezzi attuali)

Rating: neutrale

Banca Generali

Prezzo obiettivo: 22,70 euro, dai 27,30 precedenti (potenziale di upside del 20% circa)

Rating: neutrale

Banca Mediolanum

Prezzo obiettivo: 6 euro, dai 7 precedenti (potenziale di rialzo dalle quotazioni attuali è del 20% circa)

Rating: neutrale

FinecoBank

Prezzo obiettivo: 10,90 euro, dagli 11,60 precedenti (potenziale di upside del 30% circa)

Rating: buy