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Rischio volatilità, livelli chiave per i cambi

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LEGNANO (WSI) – Dopo un lunedì cominciato con le borse in calo e la pubblicazione dell’unico dato macroeconomico che ricopriva una certa importanza in linea con le aspettative (IFO tedesco a 105.9) i mercati si apprestano a vivere una giornata dove vedremo la pubblicazione degli ordini di beni durevoli americani, alle ore 14.30 (attese per un 3% contro un precedente dato a 3.5%), e delle fiducia dei consumatori, sempre americani, alle ore 16.00 (attese per 75.1 contro un precedente di 76.2).

Essi potrebbero portare a buoni aumenti di volatilità, soprattutto dopo che i cambi ieri hanno vissuto una giornata abbastanza tranquilla, con l’unica eccezione che forse è rappresentata dallo yen giapponese, capace di rivalutarsi, seppur in maniera leggere, contro il dollaro americano e contro la moneta unica europea.

I percentili di volatilità risultano essere su livelli molto alti, con la maggior parte delle coppie valutarie che mostrano valore vicini al 100%, il che significa che le probabilità di assistere a rotture di breve periodo, una volta raggiunti i punti tecnici più importanti, risultano essere alte e sostenute.

Dal punto di vista delle aspettative di mercato, nulla è cambiato da quello che abbiamo definito il post Fed e gli investitori rimangono orientati verso la potenziale limatura del QE a stelle e strisce, vero e proprio spauracchio in grado di aver fatto compiere correzioni significative sia a livello di indici, sia a livello di materie prime (con l’esclusione dell’oro, che quando corregge si muove verso l’alto – leggasi si trova in un trend discendente ben definito, che potrebbe portare alla visitazione di nuovi minimi di periodo).

La liquidità è infatti indispensabile affinchè le borse continuino a rimanere sostenute e di fronte ad un potenziale scenario che la vede tagliare, anche i corsi dei titoli di stato hanno subito (e stanno subendo tutt’ora) un brutto colpo, con i rendimenti dei 10 anni USA intorno al 2.50% e che potrebbero, verosimilmente, continuare a salire nel momento in cui le borse dovessero approfondire a ribasso.

Le condizioni affinchè questo avvenga ora si sono create, curiamo con attenzione il livello di 1,600.00 sullo S&P500, che potrebbe fornire delle ottime resistenze.

EurUsd

Dal punto di vista tecnico, la moneta unica europea sta continuando a muoversi in una fase di lateralità, senza aver fornito importanti spunti operativi nella giornata di ieri. L’area che comincia a 1.3140 e che si estende fino a 1.3165 (media a 21 oraria e punti di massimo precedenti) potrebbe essere considerata come resistenza, area dove è possibile ipotizzare acquisti di dollaro americano tenendo conto che un superamento di essa, potrebbe portare a tentativi di accelerazione verso 1.3200 e 1.3250 in estensione. Un approfondimento diretto sotto 1.3100 potrebbe fornire la possibilità di pensare a vendite di euro, con il mercato che deve superare i minimi prima di poter estendere verso 1.2970 (se tracciate su un orario questo supporto statico, vi rendete conto di come vada a colpire importanti punti di swing precedenti).

UsdJpy

Il UsdJpy mantiene un andamento laterale lievemente decrescente, con i supporti principali che si muovono intorno a 96.90 (punti precedenti). Un approfondimento sotto di essi potrebbe portare ad accelerazioni verso 96.20, area che se non dovesse tenere potrebbe lasciare spazio verso 95 ¾. Una loro tenuta invece (buona dal punto do vista del risk reward, considerando la possibilità di reverse in caso di rottura), potrebbe riportare i prezzi verso 98.00, che se superato di una quindicina di punti potrebbe riportare sui massimi di periodo.

EurJpy

EurJpy che si sta muovendo all’interno di un canale ribassista individuabile su un grafico orario. Lo stocastico ha agganciato molto bene l’andamento dei prezzi, è dunque possibile seguire l’oscillatore che nel momento in cui dovesse trovarsi in zona di ipervenduto con i prezzi sulle resistenze (o in ipercomprato con i prezzi sui supporti) potrebbe fornire ottime possibilità operative in range. Se i prezzi si avvicinassero ai supporti o alle resistenze, con lo stocastico lontano dalle zone critiche di osservazione, potremmo avere importanti indicazioni di rottura, che in caso di ribassi può essere considerata oltre gli ultimi minimi in area 126.90, mentre in caso di rialzi la distanza che separa un massimo dall’altro (parliamo dei discendenti all’interno del canale evidenziato) potrebbe fornire la possibilità di lavorare sulla rottura del livello dinamico di resistenza rappresentato dalla trendline disc3endente che sta accompagnando l’andamento dei prezzi.

GbpUsd

Lateralità notturna per il cable, dopo il tentativo di risalita mostrato ieri. Per i trader più di breve è possibile lavorare la rottura della congestione tenendo conto che in caso di salita dei prezzi, tutta l’area che passa tra 1.5470 e 1.5500 può cominciare ad essere considerata come resistenza, anche se la vicinanza di 1.5530, livello dove il mercato ha girato con forza a ribasso pochi giorni fa, ci rende difficile l’individuazione di punti precisi per valutare delle entrate. Crediamo che nel caso in cui avvenga il superamento di 1.5470, potremmo attenderci accelerazioni anche fino alle ultime resistenze, che se rotte di almeno una decina di pips potrebbero portare a rialzi sostenuti verso 1.55 ¾. In caso di tenuta delle resistenze, a step potremmo raggiungere i minimi di ieri pomeriggio in area 1.5400 ed in estensione 1.5340.

AudUsd

Lateralità molto pronunciata per l’australiano che ieri ha tentato una rottura rialzista della congestione, senza tuttavia andare a superare il livello di 0.9300. Attenzione all’oscillatore stocastico anche in questo caso, che potrebbe fornire indicazioni importanti come su EurJpy. I livelli da tenere in osservazione per valutare eventuali rotture risultano essere, a nostro avviso, 0.9315 per 0.9400 a rialzo e 0.9190 per 0.9140 a ribasso.

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