(Teleborsa) – Relight Energie Rinnovabili, società attiva nello sviluppo e gestione di impianti eolici e fotovoltaici di medio-grandi dimensioni, comunica che, a seguito dell’esito positivo della fase di collaudo, sono entrati in esercizio i primi sei impianti fotovoltaici da 1 MW ciascuno della controllata Resolar. Gli impianti, a regime, saranno in grado di produrre complessivamente 8.500 MWh/anno e di soddisfare il fabbisogno elettrico medio di circa 3.150 famiglie (dati AEEG 2008), riducendo di oltre 3.680 tonnellate annue le emissioni di CO2 (dati Rapporto Energetico ENEL 2009). Il valore complessivo del progetto, costruito in Project Financing, è superiore a 25 milioni di Euro.
Se vuoi aggiornamenti su Rinnovabili, Relight Energie avvia primi sei impianti Resolar inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Dopo l’open banking, l’industria finanziaria si apre all’open finance, creando nuove opportunità per i consulenti finanziari. Tra le sfide chiave identificate per una crescita sostenibile, l’open finance rappresenta un’opportunità per migliorare la consulenza finanziaria.
Da tempo il governatore della FED, Jerome Powell, segnala che la Fed sarà pronta a tagliare i tassi solo quando avrà maggiore fiducia su un calo dell’inflazione. E questo momento, a quanto pare, non sembra ancora arrivato. Al contrario Lagarde (BCE) va avanti sulla strada indicata, ovvero quella di un primo taglio a giugno
Mentre il debito tocca nuovi record negativi, la crescita dell’economia italiana segna il passo: nel 2025, secondo l’istituto di Washington, la crescita del Pil non andrà oltre lo 0,7% (in linea con il 2024), la metà di quella francese.