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Ricerca di Accenture evidenzia diversi regolamenti, leggi e pratiche locali che incidono sulle

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Secondo uno studio condotto da Accenture (NYSE: ACN) per conto della European Retail Round Table (ERRT), la Tavola rotonda europea della distribuzione, un quarto (25 percento) dei commercianti europei ritiene che una maggiore efficacia delle vendite on line e transfrontaliere in Europa permetterebbe un aumento delle entrate del 25 percento. Tuttavia, mentre i due terzi (68 percento) dei commercianti considera che l’espansione del commercio elettronico transfrontaliero in Europa sia un mezzo o una strategia prioritaria per la crescita, la ricerca rivela che molti faticano a destreggiarsi tra le varie leggi, regolamenti e pratiche locali. La crescente disponibilità dei consumatori europei a utilizzare canali digitali come parte della propria esperienza di acquisto sta spostando l’impegno dei commercianti verso la fornitura di operazioni on line transfrontaliere efficaci in Europa e sta facendo aumentare le loro ambizioni di conseguire maggiori entrate in questo settore. Ad esempio, una relazione della Commissione europea nel 2011 indicava che il 40 percento degli acquirenti dell’Unione europea utilizza Internet per acquistare beni e servizi1. Inoltre, secondo lo studio di Accenture, più di tre quarti (76 percento) dei commercianti che hanno partecipato all’inchiesta riferiscono che i clienti multicanale spendono di più rispetto a coloro che utilizzano un solo canale di acquisto e un terzo (32 percento) ha riportato che i clienti multicanale spendono almeno il 26 percento in più rispetto a quelli che utilizzano un solo canale di acquisto. I partecipanti alla ricerca hanno citato quelle che seguono come le principali sfide da affrontare per avere successo nelle vendite on line transfrontaliere: La differenza tra le leggi sulla restituzione della merce – nominata da quasi la metà (47 percento). Difficoltà nella gestione efficiente della restituzione della merce a livello transfrontaliero – 44 percento. I due quinti (42 percento) dei partecipanti hanno sottolineato i costi legati all’osservanza di leggi nazionali diverse in materia di transazioni con i consumatori, quali la vendita a distanza o il trasferimento di dati. Per la stessa percentuale di partecipanti (42 percento) una delle principali sfide è rappresentata dalle differenze tra le normative sul lavoro e la stessa percentuale ha indicato i costi legati all’osservanza di diverse normative fiscali nazionali. Un terzo (34 percento) ha identificato una sfida nelle diverse aliquote IVA tra i mercati e nei colloqui con i commercianti è emersa una preoccupazione a ciò correlata: l’osservanza del requisito secondo il quale l’IVA deve essere dichiarata tramite le aziende locali registrate. Il 38 percento dei commercianti ha anche indicato come sfida da affrontare per avere successo nelle vendite transfrontaliere tramite commercio elettronico le differenze tra le leggi in materia di imballaggio ed etichettatura. I commercianti che possiedono un solo magazzino per il proprio negozio e per le proprie operazioni on line devono apporre la stessa etichetta su tutta la merce, in più lingue, indipendentemente dalla specifica destinazione delle merci. Uno dei commercianti che ha partecipato allo studio di Accenture ha ipotizzato un costo aggiuntivo di “milioni” per la stoffa necessaria a stampare le etichette e ha affermato che la sua società avrebbe dovuto scegliere tra “un aumento dei prezzi oppure una perdita nella redditività”. Inoltre, mentre molti mercati europei richiedono semplicemente ai commercianti di dichiarare la quantità di imballaggio utilizzata ogni anno, in altri mercati è necessario indicare informazioni dettagliate sull’imballaggio a livello del singolo prodotto. “L’opportunità di accrescere le vendite on line transfrontaliere in tutta Europa è irresistibile, ma per coglierla e avere successo i commercianti devono concentrarsi sulla creazione di modelli operativi innovativi e a basso costo che combinino l’agilità e la flessibilità di pratiche on line con la forza del marchio e la praticità delle attività basate su negozi fisici”, ha affermato Janet Hoffman, Amministratore delegato del settore Commercio al dettaglio di Accenture. “Cominciamo a vedere i commercianti spostarsi da una posizione difensiva, concentrata sul proteggere la propria fetta di mercato e sullo sfruttare le possibilità multicanale offerte dal mercato nazionale a una posizione più offensiva mirata ad affrontare le sfide transfrontaliere in Europa”. “I consumatori europei si stanno digitalizzando sempre più; utilizzano smartphone e social network, hanno accesso a livelli di informazioni senza precedenti”, ha affermato Juan Manuel Rebollo, Dirigente superiore e direttore delle attività al dettaglio di Accenture in Europa, Africa e America Latina. “Vediamo commercianti che registrano ottimi rendimenti investire nella tecnologia per snellire e gestire le differenze transfrontaliere in Europa. Questo investimento giocherà un ruolo cruciale nel superare le difficoltà operative, normative e legali che li aspettano”. Maggiori dettagli sulle opportunità e sfide collegati al commercio elettronico transfrontaliero in Europa sono indicati in una nuova relazione di Accenture: “European Cross-border E-commerce: The Challenge of Achieving Profitable Growth.” (Il commercio elettronico transfrontaliero in Europa: la sfida di conseguire una crescita redditizia). 1 “Quadro di valutazione dell’agenda digitale” della Commissione europea, 31 maggio 2011 Informazioni sulla ricerca Lo studio condotto da Accenture sul commercio elettronico transfrontaliero in Europa comprendeva un’inchiesta tra 146 commercianti con entrate annuali di più di 100 milioni di Euro in sei diversi settori di vendita al dettaglio – alimentari, prodotti per la casa, elettronica di consumo, vestiario, cosmetici e prodotti per il tempo libero – e in sette paesi dell’Unione Europea: Danimarca, Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito. I risultati dell’inchiesta sono stati completati e valorizzati da colloqui con importanti dirigenti membri dell’ERRT – la Tavola rotonda europea della distribuzione composta da 14 membri – provenienti tra l’altro da Paesi Bassi, Svezia e Belgio. Informazioni su Accenture Accenture è una società globale di consulenza manageriale, di servizi tecnologici e di outsourcing con più di 244.000 dipendenti e clienti in oltre 120 paesi. Accenture combina un’esperienza senza precedenti, ampie capacità in tutti i campi e i settori aziendali ed estesa ricerca sulle società di maggior successo al mondo e collabora con i clienti per aiutarli a trasformarsi in aziende ed enti governativi ad alte prestazioni. Nell’anno fiscale concluso il 31 agosto 2011 la società ha generato entrate nette pari a 25,5 miliardi di dollari. La sua home page si trova all’indirizzo www.accenture.com. Informazioni su ERRT La Tavola rotonda europea della distribuzione (ERRT) è un’associazione dell’Unione Europea che rappresenta i CEO delle 14 maggiori società di vendita al dettaglio in Europa, tra cui Asda-Walmart, C&A, Carrefour, Delhaize, El Corte Ingles, H&M, IKEA, Inditex, Marks & Spencer, Mercadona, Metro Group, Royal Ahold, Tesco. Le società che fanno parte dell’ERRT sono attive a livello globale e rappresentano uno spaccato del settore della distribuzione. Complessivamente i membri dell’ERRT hanno un fatturato superiore ai 420 miliardi di euro e impiegano 2,4 milioni di persone in più di 44.000 negozi. Per maggiori informazioni sulle attività dell’ERRT visitare il sito www.errt.org. Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l’unico giuridicamente valido.

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