(9Colonne) – Roma, 4 giu – “Dietro l’ affare Visco-Speciale c’è il prepotente riemergere di un ramificato potere occulto”, “che si è andato costituendo all’ ombra del governo Berlusconi e nella spensierata indifferenza o sottovalutazione dei leader del centro-sinistra, Prodi, D’Alema, Rutelli in testa”. Lo sostiene una inchiesta di Repubblica sotto il titolo: “Una nuova P2 ricatta la politica debole”. Giuseppe D’Avanzo parla di “un ‘apparato’ legale/clandestino deforme, scandaloso, ma del tutto visibile”: “Nasce con la connessione abusiva dello spionaggio militare con diverse branche dell’ investigazione, soprattutto l’ intelligence business, della Guardia di Finanza; con agenzie di investigazione che lavorano in outsourcing; con la Security privata di grandi aziende come Telecom, dove esiste una ‘control room’ e una ‘struttura S2OC’ capace di fare qualsiasi cosa, anche intercettazioni vocali: può entrare in tutti i sistemi, gestirli, eventualmente dirottare le conversazioni su utenze in uso, con la possibilità di cancellarne la traccia senza essere specificatamente autorizzato”. Si aggiunge che “non c’è dubbio che il network oscuro sia in grado di creare, anche artificialmente, un evento ‘traumatico’ esterno. I dossier – veri o falsi, non importa – raccolti negli anni del governo Berlusconi dall’ apparato legale/clandestino di spionaggio possono di certo esserlo. Se si guarda a come si è mosso, contro Vincenzo Visco, il generale Roberto Speciale, sembra di poter dire che in giro ci sia anche la volontà di farlo, la determinazione senza tentennamenti”. Aggiunge Repubblica: “Sarebbe un errore, però, considerare il network ‘al servizio’ del centrodestra: quell’apparato legale/clandestino, a cavallo tra due legislature, si è ‘autonomizzato’, si è ‘privatizzato’, è autoreferenziale. Raccoglie e gestisce informazioni in proprio. Vere, false non importa. A questa variante moderna di P2 è sufficiente amministrare, saggiamente, la cecità e le nevrosi delle power élite, angosciate dalle mosse degli alleati; spaventate dai complotti possibili, probabili, prossimi”.
Se vuoi aggiornamenti su REPUBBLICA: UNA NUOVA P2 RICATTA LA POLITICA inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Dopo l’open banking, l’industria finanziaria si apre all’open finance, creando nuove opportunità per i consulenti finanziari. Tra le sfide chiave identificate per una crescita sostenibile, l’open finance rappresenta un’opportunità per migliorare la consulenza finanziaria.
Da tempo il governatore della FED, Jerome Powell, segnala che la Fed sarà pronta a tagliare i tassi solo quando avrà maggiore fiducia su un calo dell’inflazione. E questo momento, a quanto pare, non sembra ancora arrivato. Al contrario Lagarde (BCE) va avanti sulla strada indicata, ovvero quella di un primo taglio a giugno
Mentre il debito tocca nuovi record negativi, la crescita dell’economia italiana segna il passo: nel 2025, secondo l’istituto di Washington, la crescita del Pil non andrà oltre lo 0,7% (in linea con il 2024), la metà di quella francese.