Economia

Reddito italiani in calo, ma varia enormemente in base al tipo di lavoro

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I contribuenti italiani più facoltosi, con redditi maggiori o uguali a 100mila euro sono per lo più professionisti come avvocati e medici, mentre poco più di 9mila euro è il reddito medio di un dipendente privato che lavora per una persona fisica, come rivela il Mef.

Il ministero ha pubblicato sia le statistiche relative agli Studi di Settore, sia quelle riguardanti le dichiarazioni delle persone fisiche in base al reddito prevalente e altri dati trasmessi dai contribuenti nel 2018. Si parla dunque degli introiti che i lavoratori in regola hanno ricevuto nel periodo d’imposta 2017.

Studi di settore: reddito medio più alto per i professionisti

Guardando alle società, i ricavi/compensi totali dei contribuenti soggetti agli Studi di Settore, per il 2017, sono risultati pari a 729 miliardi di euro con andamenti leggermente differenziati tra i settori: i servizi mostrano l’incremento maggiore (+1,5%), seguiti dalle attività professionali (+1,3%) e dalle attività manifatturiere (+0,7%); sostanzialmente stabile risulta il commercio.

Il reddito totale dichiarato – ossia il netto in busta paga soggetto alle tasse – è pari a circa 91,7 miliardi di euro, in flessione del 14% rispetto all’anno precedente. Il reddito medio dichiarato è pari a 25.290 euro per le persone fisiche e a 34.260 euro per le società di persone.

Rispetto all’attività economica esercitata, il reddito medio dichiarato più elevato si registra nel settore delle attività professionali (49.190 euro, +3% rispetto al 2016), seguito dal settore delle attività manifatturiere (37.680 euro, -6,9% sul 2016) e dal settore dei servizi (27.330 euro, -4,5%).

Dipendenti privati: reddito più basso per chi lavora per persone fisiche

Guardando alle dichiarazioni dei dipendenti, dalle statistiche pubblicate dal Mef emerge che oltre il 76% di questi ha prestato servizio presso lo stesso datore di lavoro nell’arco dell’anno, mentre il restante 24% ha prestato servizio presso più datori di lavoro.

Rispetto alla natura giuridica del datore di lavoro, il 54% dei lavoratori dipendenti presta servizio presso società per azioni, società a responsabilità limitata e società cooperative, seguiti da coloro che sono occupati presso enti pubblici (15%), ditte individuali (9%), enti e istituti di previdenza e assistenza sociale (7%) e società di persone (7%).

Il reddito medio da lavoro dipendente varia a seconda della natura del datore di lavoro: il reddito medio più basso, pari a 9.910 euro, risulta quello dei lavoratori dipendenti il cui datore di lavoro è una persona fisica. Il valore sale a 13.850 euro per i dipendenti di società di persone, a 21.120 euro per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, mentre si registra il reddito medio più elevato, pari a 23.470 euro, per i dipendenti delle società di capitali. Si tratta della somma più bassa in assoluto e pari a un quinto del reddito medio più alto, registrato dalla categoria dei lavoratori nel segmento delle attività professionali. In totale, il salario netto dichiarato al fisco nel 2018 è calato del 14% rispetto all’anno precedente.