Società

Rapporto debito Pil Usa prima dell’operazione di manipolazione delle masse

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New York – “Qual e’ il parassita piu’ resistente? Un’idea. Una singola idea della mente umana puo’ costruire citta’. Un’idea puo’ trasformare il mondo e riscrivere tutte le regole. Ed e’ per questo che devo rubarla”. E’ una delle frasi piu’ significative di “Incepiton”, il film colossal di fantascienza diretto da Cristopher Nolan. Dominic “Dom” Cobb, interpretato da Di Caprio, ha un ruolo molto particolare: estrarre i segreti dalle menti delle persone mentre sono intente a dormire.

Guardando a questo grafico e’ un po’ come rendersi conto di essere stati sottoposti a una operazione di manipolazione delle menti. Di esserci svegliati un bel giorno e aver completamente dimenticato un particolare molto importante successo nelle nostre vite.

Nel grafico a fianco si puo’ osservare il rapporto dal 1792 a oggi tra il debito federale Usa e il Pil, nonche’ tra il deficit, il surplus e la crescita economica, prima che i poteri forti americani applicassero la loro operazione di manipolazione delle menti del suo popolo.

Se si guarda la “big picture”, infatti, si nota un andamento stupefacente, che dovrebbe provocare a tutti gli americani una sorta di epifania. La rivelazione che dovrebbe far ricordare quello che era stato rimosso e qualcosa che dovrebbe scioccare anche il Congresso.

Il sistema finanziario sempre meno stabile (con 23 mila miliardi di dollari in piu’, il debito delle banche ombra ha raggiunto l’apice nel 2008) negli ultimi decenni, cosi’ come le centinaia di miliardi di dollari di passivita’ nel welfare e le spese nella Difesa, ha provocato prima la bolla Internet e poi quella del credito e immobiliare.

Ecco come siamo arrivati alla crisi subprime del 2008 che ha toccato l’apice con il crack di Lehman Brothers e che poi si e’ dilagata nell’area piu’ fragile d’Europa. Le bance centrali hanno salvato tutte le principali banche dei paesi indusrializzati e poco dopo quelle dei paesi della periferia dell’Eurozona.

Come si vede chiaramente, l’impatto della crisi finanziaria sul debito e’ equiparabile a quello della Seconda Guerra Mondiale.