Economia

Rallenta a dicembre la ripresa in Ue nonostante crescita Germania

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(Teleborsa) – In frenata l’attività economica in Europa nel mese di dicembre. La stima flash sull’indice PMI composito indica infatti un decremento a 55 da 55,5 punti. Le attese del mercato erano per 55,4 punti. L’indice PMI manifatturiero scivola a 56,8 punti dai 55,3 di novembre mentre quello dei servizi registra un decremento a 53,7 da 55,4 punti. Accelera la crescita della produzione nel manifatturiero, ma rallenta nel terziario (anche se in quest’ultimo settore ciò potrebbe essere attribuito alle cattive condizioni meteo nel nord Europa). Una crescita più rapida delle nuove commesse in entrambi i settori suggerisce come la domanda di beni e servizi ha continuato ad aumentare ad un ritmo sostenuto, anche se al di sotto dei tassi elevati registrati qualche mese fa. L’occupazione è cresciuta per l’ottavo mese consecutivo con un tasso di creazione di posti di lavoro che ha rallentato leggermente dai valori record su 33 mesi raggiunti a novembre, ma si chiude così il trimestre più forte in termini occupazionali dal 1° trimestre 2008. Williamson, Chief Economist per la Markit, ha dichiarato: “I valori flash PMI di dicembre indicano un allargamento delle divergenze all’interno dell’eurozona. Il tasso di crescita quasi da record in Germania, e la forte espansione in Francia, contrastano con il rallentamento che fa quasi raggiungere la stagnazione nel resto delle nazioni dell’euro. Questa crescita di divergenze può essere spiegata ampiamente sia dal fallimento di una espansione guidata dal settore manifatturiero nelle periferie della regione, che dal ritorno di perdite occupazionali al di fuori delle due principali economie dell’eurozona. I dati suggeriscono come l’area della moneta unica in generale è cresciuta dello 0,5% in 4° trimestre, che significa un’espansione dell’1,7% nel 2010. Tuttavia la dipendenza dalla Germania nel generare una crescita viene evidenziata dal fatto che l’economia più grossa dell’eurozona è cresciuta dell’1% nel 4° trim, e del 3,6% nel 2010, quasi il doppio del ritmo registrato dall’eurozona in generale.