Economia

Putin è vivo? I dubbi di Zelensky

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Volodymyr Zelensky, intervenuto oggi al World Economic Forum di Davos, instilla il dubbio: Vladimir Putin potrebbe non essere più in vita. Il premier ucraino ha dichiarato di non essere “del tutto sicuro” che il presidente russo Vladimir Putin sia ancora vivo e prenda decisioni in Russia. Ma a stretto giro, è arrivata la smentita del Cremlino.

Il botta e risposta con Mosca

“Non capisco bene con chi parlare e di cosa. Non sono sicuro che il presidente russo, che a volte appare contro il chroma key, sia davvero lui”, ha risposto Zelensky alla domanda sulla possibilità di colloqui di pace. Il chroma key a cui fa riferimento Zelensky – spiega il giornale ucraino “Kiyv Independent” – è una tecnica di effetti visivi utilizzata per alterare lo sfondo intorno al soggetto di un video; e alcuni ritengono che Putin la utilizzi per i suoi impegni pubblici in televisione, per dare l’impressione di visitare dei luoghi mentre in realtà rimane al sicuro.

Tempestiva è però arrivata la replica di Mosca: “È chiaro che, dal punto di vista puramente psicologico, Zelensky preferirebbe che non esistessero né la Russia né Putin, ma prima si renderà conto, prima il regime ucraino si renderà conto che la Russia e Putin esistono ed esisteranno, meglio sarà per un Paese come l’Ucraina”. Questa la replica del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Come sta Putin?

I dubbi sulla salute del presidente russo d’altronde sono noti già da tempo Al momento dell’invasione in Ucraina, Vladimir Putin era in cura per una forma di cancro. Lo riferiscono i servizi di intelligence militare danesi (Fe). Proprio un farmaco somministrato per curare la malattia potrebbe avere influenzato la sua decisione di lanciare l’«Operazione speciale», lo scorso 24 febbraio. Putin non soffrirebbe di una malattia incurabile, ma di forti dolori cronici.

Uno dei fattori che hanno scatenato il più grande conflitto in Europa dalla Seconda guerra mondiale, scrive il quotidiano danese “Berlingske”, è stato probabilmente il farmaco che Putin stava assumendo in quel momento. “Le manie di grandezza sono uno degli effetti collaterali più noti collegati al tipo di trattamento ormonale che stava seguendo Putin”, ha precisato uno degli esperti del Danish Defence Intelligence Service, intervistato da “Berlingske”.