Società

Prodi: “Corbyn, la ricetta per far vincere la sinistra”

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Jeremy Corbyn, il leader dei laburisti britannici, che si definisce socialista e ha attaccato più volte nella sua carriera le politiche di austerità. E’ a lui che guarda Romano Prodi, come esempio di una ricetta vincente per riconquistare i giovani e riportarli alla politica, e alla sinistra. Il professore è intervenuto al Congresso della CISL a Roma e, evitando di parlare di politica italiana, ha tessuto una lode del

“vecchietto che prende i voti dei giovani dicendo che la scuola è un loro diritto, quindi con temi semplici ma portati avanti con determinazione”

Alle ultime elezioni dello scorso 8 giugno nel Regno Unito, Corbyn ha recuperato molti consensi tanti da mettere in crisi la maggioranza della premier Theresa May, dopo anni in cui il partito laburista era in difficoltà. Si è trattato di “uno straordinario successo”, secondo Prodi.

Dal palco della Cisl, Prodi ha fatto altre raccomandazioni. “Chi parla di imposte perde le elezioni e vi posso assicurare che ne ho una certa esperienza”, ha detto. E poi ha bocciato l’idea di “flat tax”, un’aliquota uguale per tutti, rilanciata alcuni giorni fa dalla proposta di Nicola Rossi, economista presidente dell’Istituto Bruno Leoni:

“Se si farà pagare il 40% – 45% a chi guadagna ventimila euro e il 45% a chi guadagna venti milioni di euro, dove andremo a finire? Abbiamo perso l’anima?”

Intanto, anche il nuovo “Insieme”, che dal prossimo primo luglio riunirà i bersaniani di Mdp e il Campo progressista di Giuliano Pisapia, ha fatto un riferimento a Jeremy Corbyn: lo slogan del prossimo sabato a Roma sarà “nessuno escluso”, preso da una traduzione non proprio letterale del “for the many, not for the few” (per i molti, non per i pochi) usato da Corbyn in campagna elettorale.