Private market, cresce l’interesse di consulenti e wealth manager. Lo studio Schroders
Il 55% dei consulenti finanziari e wealth manager investe già nei mercati privati, con un ulteriore 20% che prevede di farlo nei prossimi due anni. Le aree più gettonate sono il private equity (53%), le soluzioni multi-private asset (47%) e l’equity delle infrastrutture rinnovabili (46%). Nonostante le sfide di liquidità, la domanda è in crescita, soprattutto in Italia, dove il 26% dei consulenti prevede nuove allocazioni nei mercati privati, superando la media globale del 19%. L’importante trend sugli asset alternativi è emerso dalGlobal Investor Insights Survey di Schroders.
Le prefrenze dei consulenti
In particolare, secondo la ricerca l’interesse degli addetti ai lavori per questo tipo di asset class è in crescita costante, con oltre la metà che investe già nei private market. L’indagine ha coinvolto 1.755 consulenti finanziari e gestori wealth globali in rappresentanza di 12,1 mila miliardi di dollari di asset. Nella grafica sottostante vediamo cristallizate le preferenze indicate dagli advisor, per tipologia di strumento e area geografica.
Perchè scegliere gli alternativi
Due terzi degli intervistati sottolineano che il potenziale di rendimento più elevato rispetto ai mercati pubblici è il vantaggio più importante per i loro clienti nell’investire nei mercati privati. Segue a stretto giro il raggiungimento della diversificazione grazie a driver di rendimento differenziati (62%). Nonostante queste opportunità, la potenziale mancanza di liquidità è citata come la sfida principale nelle discussioni con la clientela sui private marekt. Non sorprende, quindi, che il 49% degli intervistati abbia dichiarato una maggiore formazione per i clienti come fattore di ulteriore sostegno alla domanda, seguita da strutture di prodotto più adeguate (42%) e da soglie di ingresso più basse (42%).
Il caso Italia
L’Italia presenta un caso interessante. Sebbene le allocazioni attuali siano più contenute rispetto ad altri mercati sviluppati, l’indagine individua una chiara traiettoria di crescita, con il 26% dei consulenti che prevede di introdurre proposte sul mercato privato nei prossimi due anni, un dato significativamente superiore rispetto alla media globale (19%) e indicativo di una domanda emergente sul mercato italiano.
L’occasione private market
Carla Bergareche, Global Head of Wealth, Client Group di Schroders, ha dichiarato: “Sebbene molti wealth manager e consulenti finanziari stiano già investendo nei mercati privati per conto dei clienti, l’entità delle allocazioni è attualmente di gran lunga inferiore al 20% o più dei portafogli istituzionali e dei family office. Questo divario rappresenta un’opportunità sostanziale per approfondire il coinvolgimento dei clienti nei confronti dei mercati privati. Ci aspettiamo quindi che i private market continuino a svolgere un ruolo crescente nei portafogli degli investitori individuali, man mano che aumenta la consapevolezza del loro potenziale in termini di solidità e diversificazione dei rendimenti”.