Economia

POLIZIA SCIENTIFICA, A ROMA VERTICE EUROPEO SU DNA

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(9Colonne) – Roma, 12 set – Domani e dopodomani, presso il Polo Tuscolano della Polizia di Stato, avrà luogo il 27° Congresso del Gruppo di lavoro degli esperti europei del Dna, organizzato dal Servizio Polizia Scientifica della Direzione Centrale Anticrimine. Il gruppo di lavoro opera nell’ambito dell’Enfsi (European Network of Forensic Science Institutes), che è la rete europea degli istituti governativi di scienze forensi (forze di polizia, giustizia e istituti di medicina legale) e che, al momento, rappresenta oltre 50 laboratori di 31 Paesi. A Roma si ritrovano i massimi esperti europei di genetica forense per affrontare tematiche importanti sull’applicazione del Dna alle indagini giudiziarie, come gli standard di qualità adottati dai laboratori, i metodi di analisi utilizzati e le problematiche relative all’utilizzo di banche dati del Dna. Il congresso si svolge nel momento in cui il nostro Paese sta rimuovendo gli ultimi ostacoli al percorso che vedrà anche in Italia la costituzione della Banca Dati nazionale del Dna, della quale sono ormai dotati quasi tutti gli Stati europei. Infatti, il 4 luglio 2006 l’Italia ha aderito al Trattato di Prum, sulla collaborazione transfrontaliera con le polizie dei sette Stati firmatari (Belgio, Spagna, Francia, Lussemburgo, Austria e Paesi Bassi) per il contrasto alla criminalità organizzata, al terrorismo internazionale ed all’immigrazione clandestina: in particolare, si prevede l’interconnesione delle rispettive banche dati nazionali del Dna e delle impronte digitali. I Paesi che hanno già istituito una loro banca dati Dna “hanno avuto un salto nell’identificazione degli autori dei reati che in alcuni casi è passata dal 6 al 60%”, ha fatto notare il ministro Amato che, sottolineando l’importanza di garantire i profili confliggenti relativi alla tutela della privacy, ha concluso sulla necessità che “occorre trovare il giusto equilibrio tra la tutela della sicurezza e la tutela della libertà”.