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Platini perde ricorso: non potrà candidarsi a presidenza FIFA

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ROMA (WSI) – Michel Platini ha perso il ricorso alla Corte di Arbitraggio sportiva in cui il presidente dell’UEFA chiedeva che venisse annullata la sospensione di 90 giorni decisa dalla FIFA. Il tribunale di appello ha fatto sapere che la giuria composta da tre persone è stata unanime nel stabilire la sentenza.

Con l’annullamento della sospensione – decisa dopo che è venuto fuori che Sepp Blatter aveva approvato il pagamento a Platini di 2 milioni di dollari da parte dell’organo da lui guidato, la FIFA – l’ex asso del calcio francese e della Juventus sperava di ottenere il lascia passare per potersi candidare alla presidenza dell’organo del calcio mondiale. L’elezione si terrà a fine febbraio.

Platini non potrà né andare a Parigi ad assistere al sorteggio degli Europei di calcio che si terranno in Francia l’anno prossimo, né potrà fare campagna elettorale prima del voto del 26 febbraio. Per la verità il comitato etico della FIFA, che sta indagando sul caso dei due milioni di dollari di bonus ricevuti da Platini nel 2011, deve ancora esprimersi per decidere se il numero uno dell’UEFA è idoneo o meno.

I tempi del versamento sono sospetti: Platini è stato pagato tre mesi prima che Blatter vincesse le elezioni presidenziali. I due sostengono di avere agito nel rispetto delle regole e che si trattasse di innocenti arretrati. Così come in Usa, dicono i legali delle due persone più potenti del calcio mondiale, secondo il diritto del lavoro in Svizzera gli accordi verbali sono accettati al pari di contratti firmati. Tuttavia a destare sospetti è il fatto che siano passati cinque anni dal lavoro che si presume Platini abbia eseguito per la FIFA.