Economia

Pil, Istat: contrazione “senza precedenti” nel secondo trimestre

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La crisi-Covid ha colpito l’economia italiana nel secondo trimestre producendo un calo del 12,4% rispetto alla prima parte dell’anno; il confronto annuo ha mostrato un rosso del 17,3%. Nel resto d’Europa solo Francia e Spagna hanno registrato una contrazione più vasta di quella italiana. E’ quanto ha comunicato l’Istat nelle sue stime preliminari precisando che la variazione acquisita per il Pil 2020 è negativa del 14,3%. Nel primo trimestre la contrazione del prodotto interno lordo era stata del 5,4%.

Quella sperimentata nel secondo trimestre è stata una “contrazione senza precedenti  per il pieno dispiegarsi degli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate”, ha commentato l’Istat, “con il risultato del secondo trimestre il Pil fa registrare il valore più basso dal primo trimestre 1995, periodo di inizio dell’attuale serie storica”.

“La caduta del Pil”, ha aggiunto l’Istat, “si colloca all’interno di un contesto internazionale dove le principali economie registrano riduzioni di analoga portata a causa del diffondersi della pandemia”.

Ad aver contribuito alla caduta del Pil nel secondo trimestre “è stata la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti i comparti produttivi, dall’agricoltura, silvicoltura e pesca, all’industria, al complesso dei servizi”, ha precisato l’Istat, “dal lato della domanda, si è verificato un contributo negativo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta”.

La notizia non ha alterato di molto il corso della seduta a Piazza Affari che continua a procedere in rialzo dell’1,19%.