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PIAZZA AFFARI: UNA SETTIMANA PIATTA: -0,02%

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Tassi di interesse, prezzi alla produzione americani, andamento dell’economia tutti i temi che hanno reso sofferente e attendista la settimana di Piazza Affari.

Ma nessuno di questi temi ha vivacizzato il mercato. E così la borsa di Milano ha chiuso con un piattissimo Mibtel a -0,02% su base settimanale. Peggio ha fatto il Mib30 a -0,27%.

Nulla dunque ha smosso il clima borsistico con volumi a meno di 3 miliardi di euro al giorno di media: molto bassi. E concentrati nelle ore che seguono l’apertura di Wall Street.

La prossima settimana si dovrebbe prospettare più vivace. Il prossimo venerdì ci sono le scadenze tecniche (scade anche il contratto future)e la prossima riunione della Fed e’ il 27 giugno.

MA vediamo i titoli che comunque sono riusciti a portare a casa qualche modesto risultato.

Olivetti, sempre su base settimanale, ha guadagnato il 2,3%; Tecnost l’1,58%; Telecom lo 0,31%, mentre Tim ha perso l’1,31%. Meglio ha fatto Seat PG è salita del 2,46%.

Meglio hanno fatto i bancari.

In testa il BAnco di Napoli, che dopo l’annuncio dell’obbligo dell’Opa del San Paolo, sono salite dell’8%.

Per gli titoli del settore troviamo Comit a +4,60%; Bnl a +4,27%, San Paolo Imi +2,16%, Mediobanca +1,26%.

Bene anche Milano assicurazioni a +8%, Ras a +1,47%.

Brutti scossoni invece per le utilities.

Enel ha perso il 5,51%, Acea il 5,36%, Acsm invece ha chiuso la settimana con un -8,37%.

Le Eni, nonostante la multa dell’antitrust alle compagnie petrolifere, ha perso solo lo 0,42%.

In negativo anche il settore dei media con Mediaset a -3,89% ed Espresso a -7,26%.

Nel Nuovo Mercato il titolo Chl ha ceduto su base settimanale il 33,26%; Tiscali -6,25%; Tecnodiffusione Italia -5,75%.