Economia

Piazza Affari sprofonda con l’Europa

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(Teleborsa) – Lasciate ogni speranza voi ch’entrate… sui mercati azionari mondiali, perchè la Grecia era solo l’antipasto! Piazza Affari piange oggi lacrime amare assieme alle altre piazze del vecchio continente ed a Wall Street, sui rumors di un possibile downgrade alla Spagna e di una possibile richiesta di aiuti da parte del paese iberico al Fmi-Ue. Entrambe le indiscrezioni sono state poi smentite ma i mercati non sembrano aver dato peso più di tanto a tali dichiarazioni. In particolare, il premier spagnolo Zapatero ha definito folli tali rumors dichiarando che si tratta solo di speculazioni che potrebbero danneggiare gli interessi spagnoli. Quello che conta, secondo Zapatero, sono i dati reali che ci dicono che il nostro debito è di indubbia solvibilità. Da segnalare, poi, le incertezze sull’efficacia degli aiuti promessi alla Grecia. In particolare, si nutrono timori sia per la consistenza dei fondi messi a disposizione di Atene, sia per la capacità del Governo ellenico di portare avanti il piano di risanamento ed austerità annunciato nei giorni scorsi. Intanto il Paese ellenico è paralizzato dallo sciopero generale dei dipendenti pubblici che incroceranno le braccia per ben 48 ore, in seguito alle polemiche che hanno seguito il piano di aiuti predisposto dalla UE e dal FMI. Sotto pressione l’euro, su livelli che non si vedevano ormai da oltre un anno, aprile 2009 per essere più precisi. Il cross eur/usd staziona in chiusura a 1,3029. In retromarcia il petrolio, con il Wti a 83,28 dollari al barile mentre l’oro vale 1.174 dollari l’oncia. Tra gli indici milanesi, il Ftse All Share registra in chiusura un calo del 4,47% a 21.255 mentre il Ftse Mib scivola del 4,70% a 20.613 punti. Segno meno per il Ftse Mid Cap -3,67% e per il Ftse Star -3,27%. La borsa milanese si conferma tra le peggiori piazze europee, risultando seconda solo a Grecia -6,61% e Spagna -5,41%. Tra i settori più penalizzati in tutta Europa ci sono le materie prime e le banche. Nel paniere Ftse Mib, tutto in rosso, soffrono soprattutto Unicredit ed Intesa SanPaolo, con decrementi superiori al 7%. Depresse anche Exor e Fiat, quest’ultima sui deludenti dati delle immatricolazioni auto nel mese di aprile, diffusi ieri, che hanno evidenziato un calo delle vendite del 26,23% ed una quota di mercato scivolata al 30,73%. In lettera Pirelli, nel giorno del cda che oltre ad approvare i conti del primo trimestre 2010 darà anche il via libera allo spin-off del ramo immobiliare Pirelli Re. Limitano le perdite i difensivi come Terna. Sul completo, scivolano Uni Land e House Building: il 19 aprile scorso Borsa Italiana ha inviato alla controllata di Uni Land, House Building, una comunicazione di avvio di una procedura di accertamento di potenziali violazioni di alcuni articoli e delle Linee Guida del Regolamento Emittenti AIM Italia. In bella mostra invece Kerself, dopo che l’assemblea straordinaria ha approvato la proroga al 6 marzo 2011 della scadenza del prestito obbligazionario da 10 mln di euro.