(Teleborsa) – Un sentiment negativo torna a dirigere le contrattazioni a Piazza Affari che si porta sui minimi della seduta, assieme agli altri listini di Eurolandia. L’avvio, questa mattina, era stato positivo, in scia ai conti di alcune società americane, ma la prudenza ha subito preso il sopravvento e già nella mattinata i mercati erano caduti in rosso. La giornata si prospetta tranquilla sotto il profilo economico e l’attenzione sarà concentrata, ancora una volta, sui risultati societari che arrivano da oltreoceano. Intanto, sono arrivati i conti di United Technologies, che appaiono positivi, dopo la sorpresa generata da quelli di Apple ieri notte. Sul mercato valutario, l’euro perde terreno e si attesta a 1,338 USD, mentre il petrolio fatica a mantenersi oltre la soglia degli 84 dollari, in attesa dei dati sulle scorte del Department of Energy americano. A Milano domina la scena la Fiat, nel giorno dell’Investor Day che si tiene a Torino. L’indice Ftse All-Share amplia le perdite all’1,05% e l’indice Ftse Mib all’1,03%. Male anche l’indice Ftse Mid Cap -0,58% e l’indice Ftse Star -0,64%. Inchioda la Fiat , che ha girato pesantemente al ribasso dopo la pubblicazione dei risultati, su un effetto “selling on news”. Nel frattempo, è iniziata la presentazione dei conti e del Piano alla comunità finanziaria, con la conferma che il mercato dell’auto registrerà una forte decelerazione quest’anno, a causa del venir meno degli incentivi. Rosso intenso anche per la Exor per un effetto traino esercitato dalla sua controllata. Nel settore pneumatici soffre Pirelli, assieme agli altri player del comparto auto quali Brembo e Pininfarina. Offerte le banche che si allineano all’andamento del settore finanziario europeo. Fra i peggiori Popolare Milano, Mediobanca ed Intesa Sanpaolo, quest’ultima ancora al centro dell’attenzione per la questione del rinnovo delle cariche di vertice. Non va meglio il risparmio gestito con Azimut e Mediolanum. Solido il cemento con Buzzi Unicem che avanza di oltre tre punti, in scia all’upgrade di ING a “buy” da “hold”. Corre anche STM, in linea con la brillante performance del comparto tech europeo. In luce Mediaset che limita le perdite attorno al mezzo punto, in scia all’ottimismo espresso per il 2010 dal presidente, Fedele Confalonieri, durante l’assemblea sul bilancio 2009. Allenta la tiratura L’Espresso che è scivolata in rosso alla fine della mattinata, dopo la presentazione dei risultati trimestrali. Il periodo chiude in utile ma con ricavi sostanzialmente piatti sui livelli del 2009, in pieno periodo di crisi.
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