(Teleborsa) – Continua sulla parità la seduta di Piazza Affari, al giro di boa. Il listino milanese torna sui livelli della vigilia dopo un tentativo di risalita in seguito all’avvio incolore di stamane. La borsa di Milano fa leggermente meglio delle principali piazze del Vecchio Continente in rosso nel day after in cui l’Unione Europea ha raggiunto un intesa per dare una mano alla Grecia. Intanto, segnali incoraggianti arrivano d’oltreoceano con gli indici a stelle e strisce che in frazionale rialzo preannunciano un avvio intonato per la borsa di Wall Street. I riflettori sono puntati quest’oggi alla terza lettura del Pil americano del quarto trimestre vero market mover della giornata. Più tardi sarà resa nota la fiducia consumatori rivista di marzo redatta dall’Università del Michigan. Sul mercato valutario, la moneta unica trova vigore nei confronti del biglietto verde. Il cross eur/usd scambia al momento a 1,3381 dollari in salita dello 0,79% rispetto al minimo toccato a 1,3265 dollari. Tra gli indici milanesi, il FTSE All-Share continua gli scambi con un incremento dello 0,04% mentre il FTSE MIB sale dello 0,04%. Sulla parità anche il FSTE IT Mid Cap -0,02% e per il FTSE IT Star completamente piatto. Fiat in retromarcia, Soffrono gli assicurativi. In caduta libera Unipol, peggiore del principale listino che arretra di oltre il 6%. A pesare sul titolo l’annuncio della società di aver chiuso il 2009 con una perdita di 769 milioni di euro comprendente 611 milioni di euro di svalutazioni delle riserve in azioni e rispetto all’utile di 107 milioni di euro del 2008. Inoltre, Unipol ieri ha annunciato un aumento di capitale per un importo massimo complessivo di 500 milioni di euro, destinato a rafforzare la struttura patrimoniale e a incrementare la flessibilità finanziaria del Gruppo UGF. Si unisce al rosso profondo anche Fondiaria SAI, che ha appena annunciato i conti del 2009 con un risultato consolidato negativo per 391,5 milioni contro un utile di mil 90,8 dell’esercizio precedente. A due velocità i bancari. Frazionali ribassi per Intesa San Paolo. Il rosso è più intenso per BPMS che ha annunciato, prima dell’avvio delle contrattazioni, i conti del 2009. L’utile netto di periodo del Gruppo Montepaschi ante effetti della Purchase Price Allocation (PPA) è stato di circa 354 milioni di euro. Considerando gli effetti netti della PPA, lo stesso si colloca a circa 220 milioni di euro in deciso calo dai 953 post PPA nel 2008. Dalla parte degli acquisti il Banco Popolare, che ha annunciato di aver concluso con successo l’opzione prestito obbligazionario. In deciso rilazo anche Unicredit. Continua il rally di Impregilo, seconda solo a Parmalat che registra la migliore performance del FTSE MIB.
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