(Teleborsa) – L’azionario milanese taglia il traguardo della metà seduta con gli indici in calo frazionale ma sui migliori livelli intraday, facendo meglio di buona parte delle altre piazze del Vecchio Continente. In una sessione avara di spunti rilevanti ed in attesa di news da Wall Street, che l’andamento in rosso dei futures preannuncia negativa, l’argomento di sfondo resta sempre incentrato sui dubbi legati alla reale portata della ripresa economica globale. Dubbi acuiti dagli ultimi dati macroeconomici a stelle e strisce piuttosto deludenti. Intanto il PIL dell’Eurozona è stato confermato come da attese al +0,2%, mentre hanno destato un po’ di sorpresa gli ordini all’industria tedeschi scesi dello 0,5% a dispetto delle stime che li volevano in aumento dello 0,5%. Decisamente scarna l’agenda delle statistiche statunitensi, che prevede solo il rapporto Challenger sui licenziamenti. Occhi puntati su Bank of England e Banca centrale europea, che domani annunceranno la propria decisione in materia di tassi di interesse. Dal fronte valutario la moneta unica riprende leggermente terreno nei confronti del dollaro portandosi a 1,2599 euro, comunque ben lontano dall’exploit della vigilia. In leggera ripresa il prezzo del petrolio con il barile sul Light Crude a 72,48 dollari al barile in attesa dei dati sulle scorte di greggio statunitensi, che verranno diffusi domani alle 17.00. Il Ftse All-Share segna una limatura dello 0,28%, il Ftse Mib dello 0,25%, il Ftse Mid Cap dello 0,45%. Tra le large cap Buzzi Unicem indossa la maglia nera in un settore europeo pessimo dopo le previsioni negative dell’irlandese Crh. Trascinata nel segno meno anche Italcementi che ad inizio contrattazioni era tra i pochi titoli ben impostati. Prostrati gli energetici, in particolare Tenaris e Saipem. Miste le banche, tra cui fanno molto bene la Popolare Milano e il Banco Popolare. Mentre sale l’attesa per la pubblicazione degli stress test, il mercato guarda alla diffusione delle metodologie usate negli stress test, che secondo voci di stampa dovrebbe avvenire oggi da parte del comitato europeo di vigilanza bancaria. Andamenti contrastati per i finanziari e per il risparmio gestito, quest’ultimo all’indomani della pubblicazione delle statistiche di maggio sulla raccolta fondi da parte di Assogestioni. Sotto i riflettori Finmeccanica, che oggi ha incassato un ribasso del target price. Secondo la stampa tedesca il ministero della difesa tedesco potrebbe rinunciare ad una commessa di jet Eurofighter, prodotti da un consorzio di cui fa parte anche il gruppo di Guarguaglini, per fare economie domestiche. Bene alcuni titoli tipicamente difensivi come Autogrill e A2A. Sull’ampio Stefanel continua a collezionarie sospensioni al rialzo.
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