Economia

Piazza Affari parte euforica con il Piano della UE

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(Teleborsa) – Partenza con il turbo per Piazza Affari, che si affianca alle altre Euroborse, che aprono fiduciose dopo il maxi-Piano di Bruxelles. Il fine settimana si è chiuso con un grande accordo in sede Europea, per il possibile salvataggio di altri Membri dell’unione che venissero a trovarsi in una situazione analoga a quella della Grecia e per garantire la stabilità dell’area della moneta unica. Un compromesso molto difficile, cui si è sottratta Londra, che porta alla creazione di un Fondo anti-crisi che potrebbe raggiungere il valore di 750 miliardi di euro. La notizia ha messo le ali ai mercati mondiali, assieme alle misure per il sostegno della liquidità, ripristinate ed annunciate dalle maggiori banche centrali mondiali: FED, BCE, Bank of England e Banca Nazionale Svizzera, seguiti dalla Bank of Japan. La chiusura forte di Tokyo, la prima borsa a reagire a queste decisioni, è stata seguita da un esordio euforico dell’Europa, che era stata pesantemente penalizzata dai timori di default della Grecia e di altri Paesi europei la scorsa settimana. La reazione si vede anche sul valutario, dove l’euro è schizzato a 1,2967 USD, mentre si registra un rialzo corale nei mercati delle commodities, con il petrolio che recupera oltre i 77 dollari al barile. Debole l’oro, che ritorna al di sotto dei 1.200 dollari l’oncia, dopo aver beneficiato della situazione di grande incertezza la scorsa ottava. A Milano il verde smeraldo domina la scena, non tralasciando alcun comparto del mercato. Il settore più brillante però è quello bancario, che aveva sofferto maggiormente in precedenza. L’indice FTSE All Share apre in rialzo dell’1,95% a 19892,66 punti, mentre l’indice FTSE MIB balza dell’1,64% a 19160,77 punti. Bene anche l’indice FTSE Mid Cap, che recupera il 3,62% a 23207,86 punti e l’indice FTSE Star il 2,11% a 10613,3 punti. Pioggia di denaro sulle banche che erano state investite dai timori che un default della Grecia e di altri membri della UE potesse avere impatti costosi sui bilanci degli Istituti più esposti sui titoli governativi della Zona Euro. IN vetta viaggiano Unicredit ed Intesa Sanpaolo, quest’utima dopo la nomina di Andrea Beltratti quale nuovo Presidente del Consiglio di Gestione. Corre anche il risparmio gestito con Azimut. Fiat ritrova slancio mettendosi alla guida del settore industriale, assieme alla controllante Exor, in attesa dei dettagli sui risultati della Chrysler. Caldi i petroliferi che traggono spunto dal recupero del prezzo del greggio, dopo la pesante caduta delle quotazioni registrata la scorsa settimana. Restano al margine le utilities che avevano tenuto meglio la scorsa settimana, per effetto della loro natura difensiva. Corre Beni Stabili dopo che la Royal Bank of Scotland ha avviato la copertura con un bel “buy”.