Economia

Piazza Affari non brinda più con l’Europa

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(Teleborsa) – Il buio torna a Piazza Affari questa mattina, in scia con le altre borse europee che tornano a perdere terreno dopo il poderoso rimbalzo della vigilia. Gli effetti del maxi-Piano predisposto dalla UE sembrano già svaniti, così come l’euforia generata dal generoso pacchetto di aiuti. In effetti, i mercati erano stati aiutati da ricoperture la vigilia, e si risvegliano oggi con l’amaro in bocca e con l’incertezza che torna a serpeggiare nelle sale operative. Si apre una giornata molto tranquilla sul fronte macroeconomico, dove sono in calendario pochissimi dati. Quello della Germania sull’inflazione è risultato in linea con le attese, mentre più tardi sarà la volta dell’OCSE con il tasso di disoccupazione. Intanto, l’euro torna ad arretrare sui mercati valutari, scambiando sul dollaro appena sugli filo degli 1,27 USD, mentre si ravviva lo yen che guadagna terreno sia contro la valuta europea che contro quella americana. IN calo generalizzato le commodities, con il petroliuo che viaggia a 76,3 dollari al barile. A Milano si apre una giornata ricca di spunti sul fronte societario, dato che sono in calendario molti CDA sui risultati trimestrali, mentre si entra nel pieno della stagione dei conti in Italia. L’indice FTSE All Share segna un calo dell’1,42% a 21246,22 punti, mentre l’indice FTSE MIB cede l’1,5% a 20661,36 punti. In rosso anche l’indice FTSE Mid Cap dello 0,81% a 23718,16 punti e l’indice FTSE Star dello 0,48% a 10820,29 punti. I petroliferi raffreddano il paniere maggiore con Saipem che risulta fra i peggiori, seguita dall’Eni. Resiste meglio Tenaris attorno alla parità. Restituiscono denaro le banche che ieri si erano classificate il miglior comparto sui mercati mondiali. Il Banco Popolare guida i ribassi, seguito da Intesa Sanpaolo che attende i conti a fine settimana. In quell’occasione si parlerà anche della possibile IPO di Banca Fideuram, che ieri ha approvato risultati molto positivi. Fra gli altri, Mediobanca viaggia in rosso, dopo aver annunciato ieri un forte aumento dell’utile e risultati decisamente positivi. Sacrificata anche Unicredit che annuncerà oggi i suoi risultati trimestrali. Fiat attende nei box con una piccola limatura, sostenuta in parte dalle buone previsioni formulate dalla Chrysler, che ieri ha tenuto una conference call sui risultati. Per la casa d’auto americana, partecipata dal Gruppo torinese, si avvicina la quotazione nel 2010. Intanto, la UBS ha confermato un giudizio “neutral” sul titolo del Lingotto. Lottomatica sta alla finestra in attesa della chiusura della gara del Gratta&Vinci, che ormai non può riservare più sorpresa dopo il ritiro di Sisal. Resta dietro le quinte Bulgari dopo che la gioielleria romana ha annunciato ieri una riduzione della perdita netta a 8,3 milioni di euro. Brilla Telecom Italia che svetta nel paniere principale, dopo l’upgrade di Credit Suisse a “outperform”. Intanto, il numero uno Franco Bernabé ha confermato la sua fiducia nella compagnia telefonica, acquistando un cospicuo pacchetto di azioni della società. Corre anche Finmeccanica che si classifica al secondo posto fra le maggiori blue-chips.