Economia

Piazza Affari ingrana la retromarcia in avvio

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(Teleborsa) – Risveglio non troppo piacevole per la borsa milanese e le sorelle europee, dopo la conclusione in rosso di Tokyo e quella timidamente positiva di Wall Street. A pesare sui mercati la possibilità a breve della richiesta di aiuti da parte della Grecia a Bruxelles e le incertezze relative al meccanismo di finanziamento varato dall’Ue. Da segnalare poi la pesantezza del settore tech, dopo i cali in after hours registrati dai titoli dei colossi Usa Google e AMD sulla diffusione dei conti migliori delle previsioni ma non eccessivamente brillanti. Si deteriora ancora il cross eur/usd, lasciandosi così alle spalle il massimo della settimana ad un soffio dagli 1,37 usd. Ad aiutare ieri il dollaro alcuni dati migliori delle attese come l’Empire State e il Philly Fed mentre la produzione industriale è cresciuta in maniera piu’ contenuta rispetto alle stime di mercato. Un po’ di delusione invece dai sussidi alla disoccupazione e dal fronte immobiliare, con un considerevole aumento delle case finite sotto pignoramento. In calendario oggi i prezzi al consumo dell’Italia e della zona euro, la bilancia commerciale europea ed in Usa l’avvio cantieri e permessi edilizi e la fiducia consumatori Università Michigan preliminare di aprile. Si raffredda il prezzo del petrolio, con il Wti a 84,84 usd/bar. Perde terreno anche l’oro a 1.151 usd/oncia. Riflettori puntati ancora sulle trimestrali, con in lista Bank of America e General Electric. Nel giorno delle scadenze tecniche di azioni ed opzioni, il FTSE All Share avvia la seduta con un decremento dello 0,55% a 23.916 punti mentre il FTSE Mib con un calo dello 0,57% a 23.407. Freccia rossa anche per ul FTSE Star che segna un -0,27% e per il FTSE Mid Cap -0,48%. Quasi tutto rosso il paniere principale, eccezion fatta per Mediaset che sui avvantaggia dell’1,24%. Terna e Snam si confermano in pieno titoli difensivi consolidando le basi precedenti. A motori spenti la Fiat: le immatricolazioni del Lingotto nell’Ue 27 + Efta sono diminuite a marzo del 2,6% su base annua a 133.758 veicoli, con una quota di mercato all’8% dal 9,1% dello scorso anno. In aumento invece dell’11,1% le immatricolazioni a livello europeo. In coda al paniere Ftse Mib troviamo Prysmian, all’indomani dell’assemblea di bilancio. Offerta Stm, sulla debolezza del comparto tech europeo. In lettera gli oil sulla flessione del prezzo del greggio. Tenaris cede oltre un punto percentuale. Debole Italcementi nel giorno dell’assemblea. Sul completo in evidenza Dea Capital, che insieme a Fimit SGR ha avviato uno studio di fattibilità finalizzato ad un progetto strategico che prevede la fusione di First Atlantic Real Estate SGR S.p.A. (detenuta da DEA Capital attraverso la controllata Fare Holding S.p.A.) con la stessa FIMIT – Fondi Immobiliari Italiani SGR, con l’obiettivo di creare un primario operatore europeo nell’alternative asset management immobiliare. Sospese a tempo indeterminato dalle contrattazioni le azioni ordinarie Snia, i Warrant e le Obbligazioni convertibili dopo che ieri il Tribunale fallimentare di Milano ha bocciato la richiesta di ristrutturazione del debito avanzata dalla societa’, dichiarandone lo stato di insolvenza.