(Teleborsa) – La giornata borsistica si risolve nel peggiore dei modi ed i mercati, dopo aver tentennato per l’intera mattinata, prendono con determinazione la strada del ribasso. Milano non è da meno, affiancandosi alla performance negativa dell’Europra e di Wall Street, dopo l’uscita di alcuni importanti dati macroeconomici. Gli indicatori pubblicati nel pomeriggio, il Philly FED ed il leading indicator, pur essendo apparsi positivi, hanno dato il via alle vendite su entrambe le sponde dell’Oceano. Sul mercato valutario, l’euro si conferma debole nei confronti del biglietto verde, scambiando a 1,366 USD dollari. Resta debole anche il petrolio che scambia sugli 82 dollari al barile. Tra gli indici milanesi, il FTSE All-Share segna un calo dello 0,45%, mentre il FTSE MIB cede lo 0,43%. Soffia aria gelida sull’energia. Enel è il peggior titolo nel paniere princiale, nel giorno della presentazione dei conti 2009. Stamane la società ha annunciato conti che chiudono con un utile netto in crescita ed ha confermato gli obiettivi del 2010 prevedendo un ebitda di 19 miliardi di euro nel 2014 ed un debito ridotto a 39 miliardi. Giornata difficile anche per i petroliferi, con Eni, Saipem e Tenaris che si classificano nelle retrovie del FTSE MIB. Resta dimessa anche Generali, dopo aver presentato i risultati. Fra le banche, che nel complesso si muovono in controtendenza, Unicredit continua il buon momento grazie all’annuncio di conti 2009 migliori del previsto ed il ritorno della cedola di 0,03 euro per azione. Tiene i motori in caldo la Fiat mentre resta sottotono l’intero settore auto europeo. Amplia i guadagni Telecom Italia in attesa della presentazione del suo piano industriale. Brillante il settore industriale con CIR e Ansaldo che si classificano fra i migòliori. Fra le mid-cap resta incolore RCS Mediagroup, dopo aver presentato i risultati del 2009, che chiudono con una perdita di 129,7 mln di euro ma mostrano segnali di miglioramento.